voglia; acqua e colla a parti eguali (come volume non come peso). Mentre la colla bolle nell’acqua bisogna agitarla lentamente con una bacchetta
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, mezzo di glicerina e uno d’acqua. Si turi bene la boccetta e si agiti con forza per ottenere un’emulsione perfetta. Quest’emulsione si allungherà con dell
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basso; non bisogna metterli diritti in una tazza o in un bicchiere perché pigliano una cattiva piega. La meglio è lavarli bene con acqua e sapone ogni
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vuole particolarmente finita. Bisogna quindi con la spatola levare i colori intatti e metterli in un piatto fondo che si empirà d’acqua. Quando si
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pittura con acqua tepida e sapone e dopo averla leggermente riscaldata esponendola per qualche minuto al fuoco (d’estate si può profittare del sole). La
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retoucher Vibert che è ottima, oppure si può fare nel modo seguente: si lavi prima la pittura con una piccola spugna morbida, inzuppata nell’acqua tepida
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In genere è bene, prima di dare qualsiasi vernice a un quadro finito di recente o da tempo dipinto, lavarlo bene con acqua e sapone.
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sole ove dai muri sgocciolava l’acqua per la troppa umidità, nessun inconveniente toccò ai miei lavori benché fossero quasi tutti dipinti a tempera su
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un colore solubile nell’acqua, pertanto un colore non macinato con olì vegetali o minerali. Ci sono però dei colori a tempera che contengono olî e
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recipiente con dell’acqua e si copre bene perché la polvere non vada dentro. Dopo ventiquattr’ore gran parte della colla si è diluita nell’acqua; l’acqua è
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cucchiaini da caffè d’olio di lino crudo; 1 cucchiaino da caffè d’aceto bianco; 6 o 8 cucchiaini da caffè d’acqua.
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Come tela si userà una tela a gesso su cui si saranno date due mani di quest’emulsione senza allungarla con l’acqua. Per lavorare con maggior
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intinto nell’emulsione oppure nell’acqua pura; fintanto che la pittura è bagnata il tono è quello che avrebbe se fosse verniciata, poi via via che l
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da minestra di gomma di ciliegio sciolta nell’acqua nella proporzione di 1/3 di gomma per 2/3 d’acqua; 1 cucchiaino da caffè di vernice Damar o
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grado di solubilità nell’acqua.
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di Venezia1, un cucchiaino o uno e mezzo di sapone di Marsiglia sciolto nell’acqua, e un cucchiaino di aceto bianco. Si tura la bottiglia e si scuote
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che consisteva nel dipingere col pennello dopo aver sciolto le cere sul fuoco; questa pittura fatta sulle navi non s’altera né col sole, né coll’acqua
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’emulsione di cera, d’acqua e di sapone da bucato. La cera, come l’olio, non è solubile nell’acqua; ma, così come l’olio diventa emulsionabile con l’acqua per
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caffè d’aceto bianco; 1 cucchiaino da caffè d’acqua.
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disegna con un pennello intinto nell’acqua ragia ma con un colore piuttosto chiaro perché più tardi non risultino dei pentimenti. Mentre si eseguisce il
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pause bisogna togliere dalla tavolozza i colori a vernice rimasti e metterli in un piatto fondo con dell’acqua.
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bacinella piena d’acqua; ma è un sistema poco efficace, specie quando l’impasto è sottile. Può servire però con quadri di piccole dimensioni.
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le escrescenze dell’impasto; togliere queste accuratamente con la spatola tenendola poco inclinata. Bagnare la tela con una spugna inzuppata d’acqua e
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