Consideriamo il teorema «gli angoli alla base di un triangolo isoscele sono uguali».
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Quando si voglia il significato preciso del teorema nella realtà, bisogna trasformarlo nel modo seguente:
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Il teorema enunciato di sopra ci avverte che la differenza tra i due angoli sarà molto piccola, e quindi le loro misure saranno uguali in un ordine
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da ε secondo una certa legge». Ed occorre quindi completare il teorema stesso col trovare una funzione f (ε) tale che sia, per ε inferiore a un certo
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scorgere un errore nella verifica del teorema che « gli angoli alla base di un triangolo isoscele sono uguali », ma in un gran numero di costruzioni
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conceda la teoria delle parallele come assioma; ma egli era giunto alla convinzione che quel teorema non si potesse dimostrare, quantunque si sappia per
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Questo teorema risponde non soltanto alla questione matematica di definire il continuo a due dimensioni (3 Cfr. il nostro art. citato a pag. 117
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pendolo di FOUCAULT, e dalla deviazione orientale dei gravi cadenti, prevista in base al teorema di Coriolis, e constatata da TADINI (I 796) e più
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teorema di CORIOLIS. In un modo praticamente più semplice, ma in sostanza equivalente potremo riconoscere il moto rotatorio di P con esperienze sul moto
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E risulta quindi, pel teorema di CORIOLIS, che la legge è indipendente dal sistema di riferimento.
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verificata dall'esperimento, non rappresenti qualcosa di più credibile del teorema che «l'equilibrio della leva corrisponde all'uguaglianza dei momenti
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1) sarà una conseguenza logica del teorema di D'Alembert-Lagrange;
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Riferiamoci espressamente al caso dei sistemi cui si. applica il teorema di D'ALEMBERT-LAGRANGE.
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Poichè questo teorema conduce alle equazioni del movimento, il movimento stesso risulta determinato date le forze, i legami, e le posizioni e
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Nello sviluppo deduttivo della Meccanica analitica si è riconosciuto utile di trasformare il principio di D'Alembert, o meglio il teorema che da esso
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Il principio di GAUSS del minimo sforzo ed il principio di HAMILTON, sono appunto trasformazioni dell'anzidetto teorema di D'ALEMBERT-LAGRANGE; ma
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in moto è uguale ed opposta a quella dei lavori eseguiti dalle forze», e questo teorema si estende al caso generale cui si riferiscono le equazioni
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verrà appunto ad introdurre una condizione restrittiva che permetterà di dedurre dal teorema di D'Alembert-Lagrange qualche principio determinante più
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Il teorema di D'ALEMBERT-LAGRANGE, che riassume le supposizioni della Dinamica prese nel loro insieme, esprime un rapporto generale fra certi dati
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, corrispondenti a condizioni ipoteticamente semplici; e però la deduzione del teorema di D'Alembert-Lagrange dai principii suddetti, significa che il fenomeno
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Il teorema di Carnot-Clausius può assumersi come secondo principio della Termodinamica, e si tratta ora di vedere in qual modo si riesca a fornirne
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hanno fenomeni irreversibili, pei quali il teorema di CARNOT-CLAUSIUS deve essere modificato, sostituendo una diseguaglianza all'eguaglianza considerata
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positiva, ove si pensi che, insieme col primo principio della conservazione dell'energia, ci dà, col teorema di CARNOT, il modo di valutare il rendimento
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Anzi può dirsi, in un certo senso, che il suddetto teorema di distribuzione equivale alla teoria di Poisson, cioè ne enuncia insomma tutto il
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analiticamente ben definito, dalla quantità d'elettricità (massa) e dalla forma della superficie anzidetta. Questo teorema di distribuzione costituisce
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