A questo scopo si rivolgono fra l'altre alcune belle ricerche del nostro G. GALEOTTI, dalle quali risulta che il plasma vivente impedisce la
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del plasma di reagire in un modo piuttosto che in un altro, come se l'antecedente potesse esser determinato dal conseguente anzichè viceversa. Questa
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generale si cerca di rappresentarsi certi caratteri biologici o certe reazioni del plasma ecc. come rispondenti a certe utilità.
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spiegarla; dalla circostanza che il plasma vive inferiamo come probabilissima una certa facoltà di esso di reagire nel senso utile, almeno finchè si
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ha uno sviluppo della specie perfettamente analogo allo sviluppo ontogenetico (la continuità del plasma germinale di WEISMANN porta appunto il
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La sola spiegazione dei movimenti del plasma ha suggerito a molti autori varie rappresentazioni fisiche e chimiche di esso; citiamo, fra le più
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la ricerca positiva si volga ai più intimi caratteri anatomici del plasma, in ispecie degli elementi germinali, e tenti di associare queste
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constatata insufficienza delle nozioni fisico-chimiche sulla struttura del plasma, in quanto almeno queste ci apprendono soltanto il numero o la
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In ultima analisi se la semplice ipotesi di una certa costituzione fisico-chimica non rende conto adeguatamente della vita del plasma, il problema
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pari epigeneticamente la differenziazione del plasma ritenendo le unità fisiologiche del germe come equivalenti; all'opposto coloro che scorgono la causa
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epigenetiche. Ma ecco WEISMANN, mosso dalla sua concezione teorica del plasma germinale si solleva arditamente a contestarla, ed EMERY, accogliendo il
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rappresentazione minuziosa del plasma, in cui Weismann si compiace? Forse che non è chiaro, come tanti particolari precisati da quell'autore, tante descrizioni di
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