Ora lo sviluppo di questa teoria al cimento dell'esperienza, viene a modificare le equazioni suddette e quindi a correggere progressivamente la
Pagina 102
l) nell'esperienza
Pagina 113
Supponiamo, per un istante, che codesto senso rigoroso sia ricevibile, cioè che possa ammettersi una esperienza logicamente disposta, condotta ad un
Pagina 118
ignoranza, laddove i varii gradi del sapere non giungono mai ad un assetto rigoroso Essere l'esperienza possibile in genere, subordinatamente a criteri logici
Pagina 119
soggetta pur essa al controllo dell'esperienza.
Pagina 120
assegnargli un significato rigoroso, poichè non si potrebbe limitare le radiazioni di un corpo ad una regione dello spazio accessibile all'esperienza.
Pagina 121
terzo aspetto c'è l'espressione di una volontà, che anticipa l'esperienza con una supposizione sempre più determinata e significativa rispetto a
Pagina 122
variazione supposta. Ed in questo senso il principio cade sotto il controllo dell'esperienza, che non ha mai mancato di confermarlo, per quanto è stato
Pagina 127
1) dei caratteri di classe, cioè caratteri rispetto a cui gli oggetti dell'esperienza sono anticipatamente ritenuti uguali;
Pagina 130
qualitativi, e la risposta dell'esperienza è esatta. Un altro esempio analogo si ha nella determinazione del tipo cui appartengono i cristalli di un
Pagina 131
dell'esperienza è allora certa e negativa.
Pagina 132
tutti? cioè quando è lecito interpretare l'esperienza nel senso di una verificapositiva dell'ipotesi?
Pagina 132
Ma supponiamo che una seconda esperienza conduca allo stesso numero, oppure che il resultato della prima esperienza sia stato precedentemente
Pagina 133
Se una prima esperienza fornisce:
Pagina 133
Spieghiamo come il criterio di probabilità possa permettere di apprezzare il valore probativo dell'esperienza, riferendoci ad un semplice esempio.
Pagina 133
continua, cioè (dato il carattere approssimativo di una tale esperienza) si tratti di riconoscere se sussiste per essi una diseguaglianza
Pagina 133
Evidentemente questa probabilità è infinitesima, ossia praticamente nulla. Pertanto se si ritiene l'esperienza come esatta, ci sono infinite
Pagina 134
2) Se si tratti di proprietà preventivamente accettate come proprietà di classe, l'esperienza ha valore certo: esatto od approssimato secondochè si
Pagina 135
laestrapolazione, allontanandosi dal dominio della esperienza, perde sempre più il valore di prova, riducendosi semplicemente a suggeritrice di nuove ipotesi.
Pagina 135
Abbiamo già detto come esso possa giustificarsi in fatto sulla base di una larga esperienza, e come fornisca a sua volta i più importanti criterii
Pagina 137
Un siffatto modo di argomentare potrebbe porgere facile argomento di riso; quale mancanza di rispetto verso l'esperienza per parte di chi non lascia
Pagina 138
La verifica delle ipotesi scientifiche è data ancora dall'esperienza, ma piuttosto in senso negativo che positivo.
Pagina 139
Ad ogni modo la difficoltà resta intera per chi non sia disposto a riconoscere in alcun principio qualcosa che preceda ad ogni esperienza. Non s
Pagina 144
rinasce trasformata nella filosofia francese contemporanea, che riguarda i principii, canoni interpretativi dell'esperienza, quasi pure convenzioni.
Pagina 144
a distruggerne il fondamento anatomico, mentre l'esperienza di BETHE sul Carcinus Menas sembra rovesciarne le asserzioni fisiologiche.
Pagina 147
si è ormai sicuri di non essere smentiti dall'esperienza!
Pagina 170
HELMHOLTZ ha bene avvertito la necessità, che qui si presenta, di dirigere ed interpretare l'esperienza fisiologica al lume di una critica dei
Pagina 177
nello spazio fisiologico questa proprietà della linea è contraddetta dalla esperienza.
Pagina 190
un'esperienza ristretta!
Pagina 2
torno all’«anticipazione a priori della forma di un'esperienza possibile», (cfr. op. c. pg. 312) e alla «realtà obiettiva conferita alle conoscenze
Pagina 20
, sieno anche successive nel tempo (tempo di propagazione). E questa ipotesi è suffragata dall'esperienza relativa ai fenomeni che si riflettono sul luogo
Pagina 205
1) fissare l'attenzione sopra un certo ordine di fenomeni di moto e definire quindi, per mezzo di un'esperienza fondamentale, le masse elementari
Pagina 240
coll'esperienza, in un certo ordine di approssimazione.
Pagina 256
Verremo fra un momento a questo tema. Vogliamo ora esaminare una obiezione alla teoria generale dell'elasticità, che viene suscitata dall'esperienza.
Pagina 275
Ora dunque si può ammettere che i fenomeni irreversibili, datici dall'esperienza, sieno soltanto una parte visibile di fenomeni completi in cui
Pagina 281
Diventa quindi possibile dì proseguire la visione immaginativa dei fenomeni suddetti al di là del campo dell'esperienza. E così appunto Maxwell è
Pagina 292
fisiche sottoposte all'esperienza.
Pagina 294
propagazione nel mezzo ove vengono constatati e da qualcos'altro, cioè (attenendosi all'esperienza) da caratteri qualitativi della materia che costituisce il
Pagina 300
In tal modo dall'esperienza di Michelson si è tratta la conferma del principio di relatività: mediante esperienze ottico-elettro-magnetiche interne
Pagina 304
Ora, comunque si apprezzino le ragioni teoriche, la risposta non può venire che dall'esperienza; l'investigazione termodinamica dei processi
Pagina 331
Allora vuol ripetere l'esperienza; ancora una volta, sebbene un po’ inquieta, si avanza a ghermire la sua immagine. Ma bisogna ricominciare di nuovo
Pagina 48
Ma si può anche rendersi conto di un'illusione ottica senza uscire dal campo dell'esperienza visiva, come appunto accade negli esempi' sopra citati
Pagina 49
La Scienza non ritiene che questo: «il rame picchiato con un martello si riscalda». Spariscono dall'enunciato i minuti particolari dell'esperienza
Pagina 59
dell'investigazione scientifica. Sono l'osservazione, l' esperienza e il ragionamento.
Pagina 72
Qui l'ipotesi è nettamente concepita avanti l'esperienza. Ma in altri casi, forse più frequenti, essa rimane nascosta ed è difficile a mettere in
Pagina 73
all'altezza di una diecina di metri, e giungendo col ragionamento alla esperienza del barometro.
Pagina 73
Questa condizione si può analogicamente riportare ad una soluzione. Istituiamo, a tale scopo, un'esperienza ideale.
Pagina 84
E ciò fu sufficientemente verificato dall'esperienza.
Pagina 86
JEVONS (cap. II §21). L'ufficio del ragionamento deduttivo in codesto processo è di «trasformare l'ipotesi inaccessibile all'esperienza, in altre
Pagina 91
La definizione, riguardata sotto tale aspetto, appartiene piuttosto al campo dell'osservazione e dell'esperienza che a quello della Logica. Così, ad
Pagina 99