..... 8 IV. Diritti e doveri del fidanzato.... 10 V. Il corredo........... 13 VI. Il corredo di biancheria...... 15 VII. Padrino di matrimonio
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dove la U (x, y, z)rappresenta il potenziale (Cap. VII, n. 26), il lavoro elementare è, in questo caso, dato da
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potenziale dal sistema di riferimento, che abbiamo già rilevato in base alla identità caratteristica delle forze conservative (Cap. VII, n. 26).
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Negli usi pratici, come si è già accennato (Cap. VII, n. 5), si assume come unità di forza il chilogrammo-peso,cioè la forza peso che agisce su di 1
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E allora, per la massa che fu definita da noi (Cap. VII, n. 14) quale rapporto di un peso ad una accelerazione
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(relativi ai Capitoli VII e VIII)
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) del Cap. VII n. 29.
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1. Si è visto al n. 16 del Cap. VII che affinché un punto materiale, durante un certo intervallo di tempo, si mantenga in equilibrio è necessario e
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fa passare per la gola di una carrucola C in modo che il tratto AC sia orizzontale. Per quanto abbiamo già avuto occasione di rilevare (cfr. Cap. VII
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Pel punto materiale la nozione di massa è stata stabilita come rapporto fra il peso del punto e l’accelerazione della gravità (Cap. VII, 14).
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Nei precedenti Cap. VII-IX ci siamo occupati esclusiva mente del punto materiale. Per estendere i risultati così ottenuti a corpi materiali quali si
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rappresentata, con φ(r), considerando in generale le forze centrali [Cap. VII, n. 29 e)]. S’è visto allora che il potenziale U altro non è che integrale
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Di solito (cfr. l’avvertenza del Cap. VII, n. 24, a proposito di un generico campo di forza) si suol prescindere dal fattore m e chiamare potenziale
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naturalmente (Cap. VII, n. 25) da e in base alla (13) [ove si tenga conto che si elidono i due termini provenienti dalla derivazione del primo
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1. I postulati meccanici, ammessi nel Cap. VII, e riassunti nella equazione fondamentale della Dinamica, non risguardano che forze applicate ad un
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, con f quella delle seconde, si avrà per ogni singolo punto di S (Cap. VII, n. 16)
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, in base alle condizioni (necessarie e sufficienti) per l’equilibrio di un punto (Cap. VII, n. 16), l’equilibrio di S non risulta turbato se a due o
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, almeno in via di approssimazione (Cap. VII, § 2).
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più volte riferiti (Cap. VII, n. 4; Cap. IX, n. 2) ammettendo in ogni caso che, in prima approssimazione, la tensione del filo nell’estremo di attacco
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, dovrà aversi (Cap. VII, n. 16)
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moto (e per l’ipotesi ve ne sarà almeno uno) subirà nel primo tempuscolo dt uno spostamento δ P i , che, per la legge del moto incipiente (Cap. VII, n
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In accordo con quanto si è convenuto nel caso di un punto libero (Cap. VII, § 8), la sollecitazione F i si considererà matermaticamente nota, quando
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stessa per tutti i punti della Terra) è alquanto minore di un centimetro per secondo: circa la millesima parte di g (Cap. VII, n. 19). Siccome χ 2
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descritto nell’unità di tempo, cioè in un secondo di tempo solare medio) è data, come sappiamo (Cap. VII, n. 19), da
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traslatorio, è la stessa per tutti i punti della Terra) è alquanto minore di un centimetro per secondo: circa la millesima parte di g (Cap. VII, n. 19
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8. Un punto materiale P, soggetto ad una forza centrale attrattiva (Cap. VII, n. 29, c) può ruotare uniformemente attorno al centro di forza O
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