sfera (di centro e raggio variabili da istante a istante).
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rispetto alla linea dei nodi (misurata nel verso destrorso rispetto a z). I due angoli φ o ψ aventi entrambi il carattere di un’anomalia, sono variabili
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che così si ottiene, suggerisce appunto una particolare scelta di variabili che permette di ridurre il problema di integrazione del sistema (20') ad
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Siffatta integrazione non si sa in generale eseguire; ma, con una opportuna scelta di variabili, si può precisare la difficoltà del problema
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10. È adesso facile passare dal caso delle forze costanti a quello di forze variabili con legge qualsiasi. Basta osservare che, se Δt è un generico
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3. Lavoro delle forze variabili. - Sia F una forza variabile qualsiasi, cioè, per considerare il caso più generale, dipendente dal tempo, dalla
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In base ad una elementare proprietà degli integrali definiti si generalizza alle forze variabili il teorema c) stabilito al n. 2 per il lavoro delle
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come due variabili indipendenti.
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Analogamente si definisce la indipendenza, di due monomi ξ e η in due variabili x e y.
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Sostituendo alle due variabili a e b due altre k, σ date da
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che sono il cosidetto allungamento della lamina e l’area di essa, si avrà, distinguendo dalle altre le variabili k e Θ che hanno dimensioni nulle:
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Presumibilmente le sole variabili, da cui la misura r di tale resistenza dipende, sono le dimensioni a, b del rettangolo, l’angolo Θ d’inclinazione
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Con questa terna di variabili si potrà esprimere la p. Siccome p è la pressione unitaria del mezzo, cioè quella che si manifesta sull’unità d’area
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con analoghe formule per le variabili y e z. Sommando le tre derivate seconde e tenendo conto che
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Giova ancora rilevare che, se in designa uno scalare e v 1, v 2 due vettori, l’uno e gli altri comunque variabili con t, ai prodotti dei tre tipi:
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si presenta, per gli accennati valori di ε e γ, come funzione delle due variabili, finita, continua e derivabile a piacere. Applichiamole, rispetto
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68. Suppongasi che un punto P sia somma (n. 9) di un punto e di un vettore, entrambi variabili:
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Ove la y' si risguardi come una incognita ausiliaria, la (28) è un’equazione differenziale del primo ordine a variabili separate, che si integra
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anche per sistemi a vincoli, pur sempre privi di attrito, ma comunque variabili nel tempo.
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di P i che si lasciano variabili, i valori che ad esse spettano nella configurazione di equilibrio, cui ci si riferisce. Quanto poi al verso, codesta
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