Una tale decomposizione di un moto rototraslatorio si dirà impropria, in contrapposto con quella primitiva espressa dalla (15), che si chiamerà
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Notiamo che nella. Nuova decomposizione (20) la velocità angolare del componente rotatorio è la stessa ω che si aveva nella decomposizione primitiva.
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Il caso in cui la nuova terna sia immobile rispetto alla terna primitiva è già stato considerato al § 3 del Cap. II; e si è visto che, con un tale
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Ben diverse circostanze si presentano nel caso cinematicamente più importante, in cui la nuova terna sia in moto rispetto alla primitiva e che qui
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primitiva, Essa varia invece, generalmente, se le due terne, cui si riferisce il vettore, sono in moto l’una rispetto all’altra; e qui intendiamo
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le normali della primitiva. Ricorderemo altresì che si denomina evolvente (o sviluppante) di c una qualunque delle infinite curve C che ammettono c
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Ne consegue che la evoluta della cicloide è una cicloide eguale, la cui base è parallela alla base della primitiva e se ne scosta di 2a, (dalla banda
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in A 1, o in B 1 ) è chiaro che la cicloide evoluta rimane sfasata di una semionda rispetto alla primitiva: ha cioè (come appare dalla fig.) i punti
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’ fuori della circonferenza primitiva: così se ne scosta meno che se fosse tutto interno od esterno.
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(concentrica alla primitiva) passante per i punti A, D, E,... Le cavità fra i vari denti diconsi vani (in figura V).
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Infine la porzione HH' di circonferenza primitiva intercettata da un dente e dal vano consecutivo dicesi passo. Si riconosce ovviamente che due ruote
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Va tenuta presente la convenienza di distinguere AB in due tratti: il fianco che è la porzione AH interna alla circonferenza primitiva, e la costa HB
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circonferenza primitiva. Dal n. 40 risulta senz’altro che la ruota compagna presenterà anch’essa fianchi ipocicloidali e coste epicicloidali (raccordate). Questo
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circonferenza concentrica e interna alla primitiva).
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circonferenza primitiva della ruota di cui si tratta).
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costa epicicloidale, l’uno e l’altra aventi per base la circonferenza primitiva. La curva k di cui al n. prec. è dunque una circonferenza, in generale
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Sotto questo rispetto dicesi fondamentale o primitiva l'unità delle lunghezze, in quanto è scelta in modo del tutto arbitrario e convenzionale
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grandezze geometriche e cinematiche. Perciò, assunta l’unità di forza come primitiva,resteranno definite come derivate le unità di tutte le altre
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20. Sistemi assoluti di unità. - Nel sistema tecnico considerato al n. prec. Si è assunta come unità primitiva quella di peso e si è definita come
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volumi. osservò, per primo, che scientificamente è preferibile adottare come primitiva l’unità di massa in luogo di quella di forza. Infatti, atteso
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come nuova unità la λesima parte dell’unità primitiva) l’area A rimane moltiplicata per λ2: in altre parole essa è una funzione omogenea di secondo
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la massima intensità, che, senza pregiudizio dell’equilibrio, potrebbe esser raggiunta da una sollecitazione tangenziale, aggiunta alla primitiva
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che è la primitiva altezza del baricentro.
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= h rispetto alla sua primitiva posizione M.
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se la nuova terna è in moto rispetto alla primitiva, come vedremo in seguito (Cap. IV).
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