qui si conclude che la traiettoria è un’elica del cilindro di rotazione (61); onde potremo caratterizzare il moto (60), chiamandolo un moto
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onde sarà il passo dell’elica (cioè la distanza fra due intersezioni consecutive dell’elica con una medesima generatrice): esso dipende soltanto dal
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punto P descrive una intera spira dell’elica (cioè un arco di elica compreso fra due sue intersezioni consecutive con una stessa generatrice del cilindro
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un’elica circolare è costante ed eguale a essendo 2πh il passo dell’elica ed r il raggio del cilindro cui essa appartiene. (Cfr. Cap. I, n. 83).
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traiettoria è un’elica.
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Il dato caratteristico più significativo sul funzionamento del propulsore è il numero dei giri dell’elica per secondo, il quale come grandezza
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arbitrarietà del secondo rapporto, che, insieme con λ, determina la similitudine meccanica, consideriamo i propulsori ad elica, applicabili p. es. a navi o a
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numeri di giri compiuti rispettivamente dall’elica per secondo, si trova che il rapporto
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dell’elica e la potenza con cui funziona il motore sono, almeno entro certi limiti, a disposizione dello sperimentatore, e possono quindi risguardarsi
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conseguenze pratiche per il caso degli elicopteri (apparecchi di sostentazione, schematicamente costituiti da un’elica girevole attorno ad un asse verticale
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valendo i segni superiori o gli inferiori secondoché si tratta di elica destrorsa o sinistrorsa.
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3.° e ulteriormente, per un’elica circolare, in base alle formule del Cap. I, n. 83,
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Ciò premesso, sia l un’elica tracciata sopra un cilindro circolare di raggio R. Immaginiamo fissato sulle generatrici del cilindro un verso positivo
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sotto un angolo costante. Se si immagina lo sviluppo della superficie cilindrica sopra un piano, ogni elica (per l'anzidetta proprietà caratteristica
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83.I vettori t, n, e la curvatura per un’elica circolare. - In base al n. prec., la componente k x t di t secondo k vale cosϑ; la differenza
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. Infatti invertendo il senso di k si deve invertire anche quello di l e così il carattere destrorso. o sinistrorso dell’elica rimane invariato.
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Su questo stesso piano l’elica l si proietta manifestamente in l*, e i vettori t in vettori tangenti ad l*, non più unitari, ma di lunghezza sinϑ
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1.° La normale principale dell’elica in un suo punto qualunque P coincide colla normale al cilindro in quel punto (rivolta verso l'asse).
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Questa formola consente di individuare sia la normale principale, che la curvatura dell’elica. Infatti, indicando con N il vettore unitario
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e, per quanto s’è detto or ora, varrà il segno superiore se si tratta di una elica destrorsa, l’inferiore se si tratta di un’elica sinistrorsa.
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Ecco l’espressione della torsione,in cui - rammentiamolo - va preso il segno superiore o l’inferiore, secondoché l’elica è destrorsa o sinistrorsa
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Si riconosce agevolmente che tale angolo risulta acuto od ottuso, secondoché l’elica l è destrorsa o sinistrorsa (n. 82).
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Dimostrare che, per ogni elica, è costante il rapporto delle due curvature; e che reciprocamente, se, lungo una curva, tale rapporto è costante, si
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