È poi facile riconoscere che si tratta di un equilibrio stabile. Consideriamo infatti una generica posizione M' interna al cubo. Dacché le attrazioni
Pagina 417
il risultante di queste attrazioni risentite da P passa per il baricentro di C.
Pagina 459
4. Dati due punti materiali P e Q, si hanno, secondo la legge di Newton, due attrazioni eguali ed opposte, che si esercitano rispettivamente sopra P
Pagina 470
delle attrazioni esercitate su questo punto, un potenziale e, di conseguenza, per la forza risultante, un potenziale dato dalla somma:
Pagina 471
Ciò posto, è facile constatare che le attrazioni esercitate su P dai due elementi dσ e dσ', si fanno equilibrio (a meno di infinitesimi d’ordine
Pagina 484
cioè l’uguaglianza di intensità fra le attrazioni esercitate su P dagli elementi materiali (opposti rispetto a P) dσ e dσ'.
Pagina 485
Nei punti interni alla cavità l’attrazione è manifestamente nulla, tali essendo (n. 16)le attrazioni elementari dei singoli dK. Conseguentemente il
Pagina 487
con dσ' l’areola di base sull’ellissoide esterno. Vogliamo far vedere che le attrazioni esercitate su P dai due indicati elementi materiali sono
Pagina 492
, quindi, dei valori assoluti (15), (15') delle attrazioni su P dei due elementi considerati.
Pagina 493
Ciò posto, si assegni il risultante delle attrazioni che si esercitano tra due aree piane omogenee, affacciate (cioè eguali, e situate su piani
Pagina 508
Detta s la distanza dalla base più vicina, si trova subito, contando positivamente le attrazioni verso la base più lontana,
Pagina 509
[Si fa l’integrazione delle componenti omologhe delle attrazioni elementari, adottando coordinate polari col polo in P. Si trova rispettivamente
Pagina 511
materiale P (che, come si è detto, si suppone sottratto ad ogni forza, per dir così artificialmente provocata) è da ritenersi soggetto alle attrazioni
Pagina 721