Sono confermate le notizie di gravi danni arrecati dalla nostra scorreria del 14 contro le opere di difesa nemiche sulle posizioni dominanti la conca
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14.Scomposizione di un vettore. - È manifesto che un vettore v si può considerare decomposto, in infiniti modi diversi, nella somma di un certo
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14. Più gravi lanciati da uno stesso punto colla stessa velocità (in direzioni diverse) si trovano, dopo trascorso un egual tempo, sopra una medesima
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(14)
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(14)
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orientazione prefissata sull’asse, destrorso o sinistrorso. Corrispondentemente le (14) si riducono a
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tenendo conto delle (14) per concludere
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, 3) le rispettive componenti, le equazioni caratteristiche (14) si traducono, in virtù della (17), nelle equazioni (7) del n. 8.
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(14)
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e osservando che la derivata di uno scalare è manifestamente indipendente dalla terna di riferimento, deduciamo dalla (14)
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un qualsiasi polo O), rileviamo anzitutto dalla (14) del n. prec. che se ω è costante rispetto alla terna fissa, tale risulta altresì rispetto alla
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(14) s 2 = 8ay
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e) Riconosciuto così il comportamento della evoluta, si può ritrovare per via geometrica la relazione (14).
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ne discende immediatamente la (14).
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(14)
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onde risulta che f non può dipendere da ψ. Derivando allora la (14) rispetto a ψ e tenendo conto delle (12) si perviene alla identità
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14. A precisare ulteriormente il significato e la portata della equazione fondamentale
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(14)
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In ogni caso eseguendo nelle due prime equazioni differenziali del moto (13') le sostituzioni (14), si riduce il problema alla integrazione delle due
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rileva, intanto, per la seconda delle (14), che ove la velocità iniziale si assuma parallela alla, giacitura, fissa il moto risulta piano.
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14. Quantità di moto e impulso di una forza nel moto impresso. - Applicata la F, come forza totale, ad un punto materiale libero di massa m
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(14)
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E allora, per la massa che fu definita da noi (Cap. VII, n. 14) quale rapporto di un peso ad una accelerazione
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Anche tale omogeneità era senz’altro prevedibile, dacché in virtù della (12) del n. 14, ogni impulso si può considerare come la differenza di due
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6. Un grave del peso di kg. 0.8 si trova ad una quota di 14 m. sul suolo. Esso è lanciato verticalmente all’ingiù con la velocità iniziale di 4 metri
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Pel punto materiale la nozione di massa è stata stabilita come rapporto fra il peso del punto e l’accelerazione della gravità (Cap. VII, 14).
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(14)
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Il significato apparisce senz’altro dalla (14): δ è la distanza dall’asse r, per cui una unica massa, eguale alla massa totale del sistema, possiede
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da P (i cosiddetti momenti polari, già accennati al n. 14).
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14. Un sistema materiale S consta di due parti S 1 ed S 2. Sieno ordinatamente Ί1, Ί2, ed Ί i momenti di inerzia di S 1, S 2 ed S attorno a tre assi
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17. Ricordando (n. 14) che le componenti dell’attrazione newtoniana altro non sono che le derivate del potenziale U, dobbiamo inferirne, nel caso
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(14)
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È appena necessario osservare che, per ρ = K 1, ove si tenga conto che la massa totale m della crosta vale l’espressione (14) può essere scritta
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(14')
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Nel caso particolare di una sfera piena omogenea, si ha dalla (14) ponendovi μ costante ed R 2 = 0, ovvero dalla (13) per derivazione
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il suo momento polare [Cap. prec., n. 14) rispetto ad O, si ha immediatamente dalla (21)
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implica (§ 14) che il baricentro sia sostenuto.
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(14)
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(dove le δq h sono arbitrarie e indipendenti) risulta reversibile (Cap. VI, n. 14), le condizioni necessarie e sufficienti perché il sistema sotto
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(14)
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Ad ogni modo tutte le volte che le componenti lagrangiane ammettono un potenziale, si desume dalle condizioni di equilibrio (12) e dalle identità (14
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14. Badiamo in primo luogo all’annullarsi della risultante. Dacché le forze agenti sono R 1 ed R 2 queste devono costituire una coppia. Per
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(14)
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(14) [o (14'), quando la velocità angolare non sia troppo forte].
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Se nella (14) si porta, in luogo di T B, il valore ricavato dalla (16'), si ha in ultima analisi, per determinare T A, l’equazione
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(14)
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Se a, b, c sono tre vettori non complanari, si può sempre (n. 14) decomporre un vettore generico v secondo le loro linee d’azione. Ne consegue che
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(14)
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La (14) mette in evidenza le relazioni che intercedono fra gli moti di velocità v. Confrontiamone due, p. es. il moto generico (14) e il moto del
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Sottraendo membro a membro questa equazione dalla (14), otteniamo
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