alla testata di Valle Strino. Il tiro assai efficace danneggiò i trinceramenti stessi e costrinse i difensori ad abbandonarne una parte.
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giorni sul nostro fronte i presidi delle trincee. L’insolita attività che l’avversario va ora manifestando con fuochi di artiglieria, fucileria e
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Nella conca di Plezzo i nostri assalirono e fugarono drappelli nemici appostati sulle pendici del Monte Rombon e penetrati nei loro ricoveri vi
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Sulla via del ritorno i nemici lanciarono bombe anche su un nostro accampamento, uccidendovi tre soldati.
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Durante la seconda incursione, tra lo scoppiare delle bombe, i nostri aeroplani si levarono arditamente a volo, ma la squadriglia nemica si allontanò
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Il nemico lanciò numerose granate contro i bacini di Monfalcone danneggiandovi qualche piroscafo.
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I nostri lasciarono avvicinare l’avversario a breve distanza, indi irruppero su di esso alla baionetta, volgendolo in fuga dopo violenta mischia.
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ed audacia, i nostri alpini raggiunsero i trinceramenti nemici e li assalirono, e in parte li distrussero, ritornando poi alle proprie posizioni
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Sul monte Javorcek alcuni trinceramenti furono espugnati, l’osservatorio e due «blockhouses» fatti saltare, presi 50 prigionieri tra i quali 2
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prigionieri, tra i quali due ufficiali.
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posizioni che il nemico vi stava rafforzando, e con ardita azione riusciva a sconvolgere i reticolati e a demolirne in parte i trinceramenti.
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero la forte posizione di Monte Coston è stata espugnata dalle nostre truppe. Già con abile manovra avvolgente i
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Nelle acque dell’Isonzo vennero pescate tre delle mine galleggianti che gli Austriaci abbandonano ancora alla corrente nell’intento di danneggiare i
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Il numero degli uomini catturati nel combattimento nella notte sul 29 nel settore di Tolmino ammonta a 88, tra i quali 3 ufficiali.
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Monte Trubes, oltre la Vojussa. Guadato il fiume presso Karbunara i nostri sotto violento fuoco delle artiglierie avversarie espugnavano i villaggi di
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A notte, informati del felice esito dell’avanzata su Tepeleni, i bersaglieri rientravano indisturbati nelle nostre linee sulla sinistra del fiume.
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Nell’Alto But la nostra artiglieria sconvolse le trincee del nemico e ne incendio i baraccamenti.
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Passato il fiume fra Scefai e Regepai, i bravi territoriali assalivano e dopo accanito combattimento espugnavano il villaggio di Kuta.
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Sulle pendici settentrionali del Cauriol, i nostri alpini impegnarono ieri l’avversario in brillante combattimento, infliggendogli gravi perdite
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In Valle di Fiemme (Avisio) il nemico, ricevuti i rinforzi dopo intensa preparazione delle artiglierie, lanciò ieri due successivi violenti attacchi
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Contemporaneamente i bersaglieri occupavano Drizar e la posizione di monte Gradist, ricacciando violenti contrattacchi tentati dall’avversario.
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Nella zona della Tofana con attacco di sorpresa, favorito dalla nebbia, i nostri alpini espugnarono un forte trinceramento nemico sulle pendici della
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Furono osservati vasti incendi. Fatti segno al fuoco di artiglierie antiaeree e ad assalti di idrovolanti nemici, i nostri velivoli ritornarono tutti
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In Valle Sugana nuclei nemici tentarono ieri l’attacco delle nostre posizioni fra i torrenti Coalba e Maora; furono prontamente respinti.
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efficaci. I velivoli ritornarono incolumi.
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Nel combattimento del giorno 15, in Valle Sugana, tra i torrenti Coalba e Maora, infliggemmo al nemico perdite assai gravi.
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«Caproni» scortati da «Nieuport» bombardò le stazioni ferroviarie di Dottegliano e Scoppo, sul Carso. Furono colpiti gli impianti ferroviari e i vicini
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Arrestato l’impeto dell’avversario, i nostri sostenuti dalla tenace difesa di un reparto di retroguardia, ripiegarono ordinatamente sulla ferrovia da
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Settore di Salonìcco: Sulle pendici meridionali dei M. Belas, rilevanti forze bulgare appoggiate da intenso fuoco di artiglieria attaccarono i nostri
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Nell’Alto Cordevole con ardita operazione di sorpresa un nostro reparto conquistò una posizione avanzata verso la Cima di Monte Sief, fugandone i
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Continuano i tiri delle opposte artiglierie su Cortina d’Ampezzo e Misurina da parte del nemico, sulle stazioni di Toblacco e di Sillian da parte
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Sul Carso nella passata notte l’avversario lanciò contro i capisaldi di Quota 208 e Quota 144 nuovi violenti attacchi, completamente falliti per l
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Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie: quella nemica si dimostrò particolarmente attiva contro i capisaldi da noi conquistati di Quota 208
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Le nostre continuarono i tiri di interdizione sul Monte Cimone, e colpirono colonne di carreggio sulla strada di Alemagna.
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Nel cielo di Belluno, in combattimento aereo, venne abbattuto i un velivolo nemico.
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Nella riconquista della posizione avanzata in Val Zebrù, segnalata ieri, i nostri alpini tolsero al nemico anche un cannone e tre mitragliatrici.
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Sul Carso i rinnovati attacchi dell’avversario a sud del Vallone di Brestovizza, si infransero contro la salda resistenza ed i pronti contrattacchi
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Sulle batterie nemiche del bosco di Panovizza e della Selva di Ternova e sulle retrovie del Carso i nostri velivoli hanno ripetutamente portato la
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In seguito a duello aereo un velivolo avversario precipitò in fiamme nel torrente Auzza (Avscek). I piloti restarono uccisi.
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I danni prodotti dall’esplosione sono minimi.
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Su vari tratti delle fronti Tridentina e Giulia, nuclei nemici tentarono sorprendere i nostri posti di vigilanza; vennero ovunque respinti.
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I difensori riuscirono a fugare l’avversario e a ricacciarlo da due posti avanzati, nei quali in un primo tempo aveva potuto penetrare.
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Nella giornata di ieri i nostri aviatori, perseverando nell’intento d’interrompere il traffico ferroviario nemico in Val di Bazza, provocarono vaste
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I nostri velivoli nella mattinata bombardarono gli impianti ferroviari di Podberda (Val di Bazza) e nel pomeriggio quelli di Prosecco (linea
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La battaglia aerea fu assai viva su tutta la fronte Giulia. Le nostre squadriglie bombardarono ieri i depositi nemici di Berje (nord–ovest di
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La scorsa notte dirigibili dell’Esercito e della R. Marina colpirono le opere militari di Pola e la stazione e i depositi di Primolano.
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I prigionieri finora accertati ammontano a 321, fra cui 5 ufficiali. Sulla rimanente fronte saltuarie azioni d’artiglieria, ed attività di pattuglie.
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Una nostra squadriglia colpì con oltre una tonnellata di bombe l’arsenale di Pola, i cantieri e i depositi dello scoglio degli Ulivi ottenendo
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Raggiunta la strada Monastir-Kicevo (Krcova), a nord di Demirhisar, esse proseguono ora instancabili la marcia verso i loro ulteriori obiettivi.
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L’armistizio è stato firmato ieri sera a Salonicco fra il generale Franchet d’Espery e i delegati bulgari, che hanno accettato tutte le condizioni
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