L’artiglieria nemica ha continuato il bombardamento di Borgo in Val Sugana ed iniziato il tiro su Roncegno, provocandovi incendi; la nostra ha
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nostre truppe ed il fuoco delle artiglierie continuano regolarmente, nonostante precoci ed abbondanti nevicate.
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Sull’altipiano di Lavarone la nostra artiglieria ha disturbato, con fuoco intenso ed efficace, truppe nemiche intente a lavori di rafforzamento.
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antiaeree ed il pronto sollevarsi delle nostre squadriglie di caccia li obbligano a ritirarsi rapidamente.
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Sul Carso furono ieri eseguite avanzate in più punti delle nostre linee ed occupati alcuni trinceramenti nemici. I nostri progressi furono sensibili
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fuga le truppe che li occupavano ed inseguendo poi queste con tiri a «shrapnell».
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nemiche ed espugnato anche qualche trinceramento; tuttavia di fronte al forte assetto difensivo nemico stabilito su posizioni già per loro natura
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Sul Carso l’abile avanzata dei nostri determina piccole ritirate del nemico che abbandona armi e munizioni ed altri materiali da guerra.
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Di maggiore entità ed importanza fu l’azione che l’avversario tentò il mattino del 9 contro la nostra occupazione di Kastrein Spitz, a nord di Monte
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Santa Maria, ma fatto segno ad intenso fuoco d’artiglieria e lancio di bombe contenenti gas asfissianti ed a getto di liquidi infiammabili, ripiegò
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Nella regione del Tirolo–Trentino ed in Carnia continua l’azione delle opposte artiglierie ostacolata, però, da frequenti nebbie: l’artiglieria
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, aggredita da nostri velivoli in caccia, venne respinta ed inseguita sul Carso.
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nostre linee, mediante attacchi di fanteria preceduti ed accompagnati da violente azioni di artiglieria. I suoi sforzi però, sono riusciti vani.
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fanterie, con l’assiduo ed efficace appoggio delle artiglierie, riuscirono ad avvicinare le fortissime linee nemiche protette da profondi ordini di
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dell’avversario, ed i suoi ripetuti contrattacchi.
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villaggio di Paularo in valle del Chiarzò. Ma le nostre batterie, dalle fortissime posizioni che sbarrano la testata della valle di Paularo, con pochi ed
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Sul Carso attività di lavori ed intenso scambio di bombe.
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ebbero tre morti ed alcuni feriti. In Gorizia fu sfondato il tetto della Chiesa di San Giovanni.
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delle nostre batterie ed inseguiti da nostri velivoli. Nella passata notte una squadriglia nemica bombardò San Giorgio di Nogaro, Villa Vicentina ed
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Sulla fronte Giulia intense ed efficaci azioni delle nostre artiglierie e bombarde contro le linee nemiche ad est di Gorizia sul Carso.
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poderose linee nemiche. Dopo un combattimento di estrema violenza da ambo le parti, le nostre fanterie assalirono ed espugnarono altri forti ed estesi
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Nell’aspra zona montuosa fra Vanoi–Cismon ed Avisio continuano con tenacia le nostre operazioni offensive, pur contrastate da abbondanti nevicate
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Lungo la fronte Giulia la pioggia dirotta ed incessante limitò ieri l’azione delle artiglierie.
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Nel Vallone di Brestovizza (Carso) furono ampliate le occupazioni fatte nei giorni 30 e 31 agosto, con cattura di prigionieri ed ingente bottino di
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Catturammo ieri 26 ufficiali ed oltre 500 uomini di truppa.
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Sul Carso i rinnovati attacchi dell’avversario a sud del Vallone di Brestovizza, si infransero contro la salda resistenza ed i pronti contrattacchi
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In Carnia un attacco delle nostre posizioni di monte Granuda e di Cuel Tarond fallì completamente, per quanto eseguito in forze ed accuratamente
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Nell’alto Cordevole, ieri, un nostro riparto della brigata «Reggio» in un magnifico sbalzo, superò ed oltrepassò le difese avversarie di cima Sief
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Il pronto ed efficace tiro d’interdizione, ostacolando l’avanzata delle fanterie, impedì all’avversario di conseguire alcun vantaggio.
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Durante la giornata 4 tonnellate di bombe ad alto esplosivo lanciate dai nostri aviatori hanno provocato distruzioni ed incendi negli impianti
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Lungo tutta la fronte sparse azioni di fuoco ed attività di reparti esploranti.
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Ieri mattina nostri apparecchi raggiunsero Frenzensfeste e, scesi a bassissima quota, ne bombardarono con precisione ed efficacia gli impianti
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Nel pomeriggio del primo settembre fu abbattuto un velivolo nemico ed un altro venne costretto ad atterrare.
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catturando 77 prigionieri, 8 mitragliatrici ed abbondante materiale.
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In Val Lagarina, nella regione a nord del Monte Grappa, e sul medio Piave opposte artiglierie ed elementi esploranti spiegarono particolare attività
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Albania: L’attività combattiva si è ridestata tra l’Osum ed il Tomorica.
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I prigionieri finora accertati ammontano a 321, fra cui 5 ufficiali. Sulla rimanente fronte saltuarie azioni d’artiglieria, ed attività di pattuglie.
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Stamane nella regione nord e nord-occidentale del Grappa nostri riparti di fanteria col valido appoggio d’intenso ed aggiustato fuoco d’artiglieria
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Pattuglie in ricognizione sul versante occidentale di Val Brenta catturarono una piccola guardia nemica in Val Gadena ed una mitragliatrice ed un
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Tre aeroplani ed un pallone frenato nemici vennero abbattuti.
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Velivoli nostri ed alleati bombardarono efficacemente impianti a Levico (Val Sugana) e campi d’aviazione avversari in Val d’Adige e nella pianura
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In varie azioni aeree di bombardamento vennero efficacemente battuti campi d’aviazione ed impianti militari nemici in Val Sugana e tra Piave e
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Sualtuari e violenti duelli d’artiglieria su vari tratti della fronte montana e lungo il Piave. Incendi ed esplosioni di depositi di munizioni furono
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presi inoltre una ventina di mitragliatrici ed un cannoncino da trincea.
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Tre Velivoli nemici vennero abbattuti ed un quarto costretto ad atterrare.
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vita ed altri punti sensibili dell’organizzazione difensiva nemica, nel settore montano, tra il lago di Garda e l’Astico qua e là lungo il Piave.
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Sensibile attività delle opposte artiglierie in Val Lagarina sul Pasubio, in Conca Posina e in Val d’Astico ed in qualche settore della linea del
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A nord–est di Laghi una nostra pattuglia sorprese ed assalì a colpi di bombe a mano e con vivacissimo fuoco di fucileria nuclei nemici e, voltili in
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Nella regione di Mori e a cima di Val Bella tentativi di pattuglie nemiche fallirono per la pronta ed efficace reazione della nostra difesa.
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sull’Altipiano di Asiago e sulla sinistra del Piave, in corrispondenza del Montello, ed al settore Musile‒Cortellazzo.
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