Feons Degano. Tra le nostre truppe dell’Alto Piave e quelle di Val Degano fu combinata una serie di operazioni intese a scacciare l’avversario da quella
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Nelle acque dell’Isonzo venne raccolta una mina galleggiante lanciata dal nemico con l’evidente scopo di distruggere taluni dei ponti in nostro
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Sul Basso Isonzo il nemico ha bombardato San Pietro dell’Isonzo, Cassegliano e Monfalcone, facendo qualche vittima fra la popolazione.
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, conseguendo sensibili risultati nonostante l’asperità del terreno e l’accanita resistenza dell’avversario, appoggiato da numerose e potenti batterie.
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dell’avversario, ed i suoi ripetuti contrattacchi.
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Anche sul Carso fu felicemente respinta un’avanzata dell’avversario verso Selz.
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Nelle acque dell’Isonzo vennero pescate tre delle mine galleggianti che gli Austriaci abbandonano ancora alla corrente nell’intento di danneggiare i
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tiro dell’avversario.
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Piccoli combattimenti nella giornata del 26 ebbero luogo a Dosso Casina; sulle pendici settentrionali dell’Altissimo Monte Baldo, a Malga Secondo
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Sulle pendici settentrionali di Monte Cimone (Valle dell’Astico) nostri nuclei assalirono di sorpresa gli approcci del nemico e li distrussero con
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A notte, informati del felice esito dell’avanzata su Tepeleni, i bersaglieri rientravano indisturbati nelle nostre linee sulla sinistra del fiume.
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Lungo la fronte dell’Isonzo ieri durante un violento temporale, il nemico tentò un attacco contro le nostre posizioni ad est di Gorizia e a nord di
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gli abitati di Valle dell’Astico e contro le nostre posizioni del Cauriol, in Valle dell’Avisio.
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Nella zona collinosa ad est di Gorizia arditi nuclei delle nostre fanterie, sfondati due ordini di reticolati, lanciarono bombe nelle linee dell
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In Vallarsa e nell’Alto Posina continuano nostre parziali azioni aggressive. La sera dell’11 respingemmo attacchi nemici ad est di Griso e nella
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Nel Settore di Salonicco: nella zona ad ovest del lago di Butkovo nostre colonne, nelle giornate dell’11 e del 12, impegnarono piccoli combattimenti
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Nel pomeriggio, sotto pioggia torrenziale, le nostre fanterie assalirono le posizioni dell’avversario ad oriente del Vallone, conquistando varie
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La nostra artiglieria reagì dovunque con efficacia e colpì anche la stazione di Toblacco, disperdendovi truppe, e la linea ferroviaria dell’Alto
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ad est del torrente Maso, in Valle Sugana. Fu constatato l’intenso uso da parte dell’avversario di granate producenti gas asfissianti di cui potemmo
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Arrestato l’impeto dell’avversario, i nostri sostenuti dalla tenace difesa di un reparto di retroguardia, ripiegarono ordinatamente sulla ferrovia da
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conquista dell’altura di Quota 694 a nord di Ghisi. L’avversario subì perdite e lasciò nelle nostre mani una trentina di prigionieri, dei quali 3 ufficiali.
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Lungo tutta la fronte attività intermittente delle artiglierie, più intensa in Valle dell’Astico.
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In Valle dell’Astico, all’alba del 23 durante un intenso bombardamento su Monte Cimone lo scoppio di due poderose mine nemiche obbligò i nostri a
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Nella Valle dell’Astico, la notte sul 26, intensa azione delle artiglierie nemiche contro le nostre linee, fatta cessare dall’efficace intervento
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Sulla fronte Giulia, nella giornata di ieri lotta poco intensa. Contrattacchi nemici vennero respinti sull’orlo meridionale dell’altipiano di
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Sul Carso i rinnovati attacchi dell’avversario a sud del Vallone di Brestovizza, si infransero contro la salda resistenza ed i pronti contrattacchi
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Nella Valle di Bazza (Tolmino) ad oriente del Vallone di Chiapovano, nella regione di Voiscizza e sui rovesci dell’Hermada, batterie e truppe nemiche
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Nella zona meridionale dell’altopiano Carsico L’attività delle artiglierie fu ieri molto grande.
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La raccolta dell’ingente bottino fatto dall’inizio della battaglia non è ancora compiuta.
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Presso Log. nella zona settentrionale dell’altipiano di Bainsizza, rettificammo, avanzando, la nostra linea di occupazione e catturammo prigionieri.
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In Carnia una maggiore attività dell’artiglieria avversaria provocò vivace reazione della nostra nell’Alto But e in Val Fella.
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Sull’Altipiano di Bainsizza, attacchi parziali dell’avversario vennero energicamente ributtati.
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Nella zona sud-orientale dell’Altipiano di Bainsizza nuovi contrattacchi nemici vennero prontamente respinti.
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Sul Colbricon il giorno 19, col tempestivo brillamento di una contromina, distruggemmo lavori di galleria dell’avversario.
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(Adamello) provocò vivace lotta finita con la cacciata dell’avversario che lasciò sul terreno numerose perdite.
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Sul Carso una maggiore attività dell’artiglieria nemica venne efficacemente controbattuta. Gli impianti ferroviari di Grahovo e Dottogliano furono
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La scorsa notte dirigibili dell’Esercito e della R. Marina colpirono le opere militari di Pola e la stazione e i depositi di Primolano.
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ferroviari. Altre operazioni di bombardamento vennero eseguite nella giornata sulle prime linee e sulle retrovie dell’avversario, da aviatori nostri e
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In Vallarsa, sull’Altipiano d’Asiago e nella zona dell’Asolone si avrebbero frequenti e vivaci azioni d’artiglieria.
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Riparti che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni ad oriente del Lago di Ledro e a nord dell’Altissimo, vennero prontamente annientati e
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Le perdite subite dall’avversario, dato il carattere locale dell’azione furono di gravità veramente eccezionale. Restarono nelle nostre mani 61
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Nella giornata d’ieri velivoli da bombardamento e da ricognizione e dirigibili dell’Esercito e della R. Marina hanno bombardato con pieno successo
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Il numero dei prigionieri catturati nelle piccole azioni eseguite in questa regione fra la Val Cesilla e il Colle dell’Orso, è salito a 442; vennero
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piccolo posto avversario nella Valle dell’Ornic.
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Ad oriente del Garda in Vallarsa, nella zona di Col Caprile e dell’Asolone, e nella regione del Montello, neutralizzammo con vigorosa reazione delle
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vita ed altri punti sensibili dell’organizzazione difensiva nemica, nel settore montano, tra il lago di Garda e l’Astico qua e là lungo il Piave.
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Altri prigionieri vennero presi nella Val dell’Ornic da un nostro reparto esplorante.
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Nuclei nemici in esplorazione vennero messi in fuga da pattuglie e da posti avanzati a Bertigo (Asiago) e nella Valle dell’Ornic.
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Nella giornata di ieri la nostra artiglieria, controbattendo insistenti azioni di molestia dell’avversario, eseguì violenti concentramenti di fuoco
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Il generale Franchet d’Espery ha ricevuto istruzioni di procedere immediatamente all'esecuzione delle condizioni dell’armistizio.
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