3. Cottura gran perla. Continuando a bollire forma alla superficie delle perle rotonde, prendendone di nuovo fra le dita ed allargandole, il filo non
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molte volte ch'essi non che i frutti in essi canditi e le marmellate fermentino formando delle bollicine alla superficie, allora si rimedia a tal
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Quel che si è detto per il circolo vale per tutte le altre superficie e per tutti gli altri corpi; con ciò il concetto di forma e di figura dei corpi
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Se ammettiamo come intuitivo il concetto di punto matematico, lo spazio, le superficie, le linee possono concepirsi come «insieme» di un numero
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ed altezza, a differenza delle superficie che ne hanno due: lunghezza e larghezza, delle linee che ne hanno una: lunghezza, dei punti che non ne hanno
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che in tale senso anche ogni superficie, e pur anco lo spazio, sia un CONTINUO, se bene — come suggerisce l'intuizione — il CONTINUO linea sia di
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Consideriamo da prima un piano, la cui imagine ci è offerta dalla superficie di un tavolo.
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concepire altri CONTINUI: le superficie, lo spazio.
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più una superficie cilindrica, ma la superficie di una mezza sfera, cioè di una emisfera. Due di tali superficie, perfettamente uguali, delle quali
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Quanto si è detto può estendersi a tutte le superficie; qualche esempio basterà a chiarirci la
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uno stesso asse moltissime ruote, uguali. Otteniamo in tal modo una superficie: precisamente quella che si chiama superficie cilindrica. Essa può
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una porzione limitata di una superficie piana, con processo logico, del tutto simile a quello esposto, possiamo giungere a concepire una porzione
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Allo stesso risultato si giunge se, in vece di considerare superficie piane, si considerano superficie curve; allo spazio illimitato si giunge così
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In breve: qualsiasi porzione limitata dello spazio può ottenersi da porzioni limitate di superficie. Generalizzando, possiamo, in fine, considerare
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Generalizzando, tutte le superficie posson chiamarsi CONTINUI bi-dimensionali.
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può considerarsi come un CONTINUO mono-dimensionale di superficie, e siccome ogni superficie è un CONTINUO bidimensionale, così lo spazio è un
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fosse bi-dimensionale, linee della forma del filo di una molla a spirale non potrebbero esistervi, così come le superficie sferiche e cilindriche e, in
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Consideriamo a sé una piccola porzione spaziale della forma di un cubo. Affinchè si possa imaginare ciascuna delle sei superficie limitanti detta
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: massima nel centro, decrescente a mano a mano che ci si avvicini alla superficie su la quale regni la minima temperatura possibile, cioè la temperatura
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coordinate. Soltanto che, in vece che piani, gli elementi fondamentali sarebbero superficie curve; potrebbero essere tre serie di superficie curve, U, V, W
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temperature che raggiungono le varie porzioni di spazio, nelle porzioni stesse, si trasformano in altrettante superficie curve; le porzioni spaziali cessano
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Per individuare con tal sistema la posizione di un punto dello spazio basta la indicazione dei numeri che contra distinguono le tre superficie curve
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le tre superficie curve sono difformi, contorte e non potremmo seguire alcuna norma per determinarle, per misurarle. Ma non v'è né pure il bisogno di
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Geometria generale, di corpi, superficie e linee. È indubbio che le leggi del divenire fisico assumono la forma più semplice, se enunciate secondo la
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continuata successione di una stessa superficie quadrata, piana, nella larghezza che diventa sempre più grande, e la sfera può essere concepita come
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Ed è per ciò che la costruzione di un quadrato diventa impossibile per il fisico. Egli ottiene sempre porzioni di superficie limitate da linee curve
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e ricorda al nostro spirito indagatore che i suoi risultati non sono perfetti. Più innanzi abbiamo rilevato come fra tutte le superficie il piano
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Consideriamo la superficie di una gigantesca palla: pur essa potrebbe essere abitata da esseri bi-dimensionali che, rispetto alla grandezza del mondo
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, precisamente come se vivessero sopra una superficie piana. Noi naturalmente rideremmo della loro ingenuità! In vero, nessun dubbio su la illimitatezza del loro
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vogliamo — di svariatissime superficie, così nel MONDO possiamo imaginare l'esistenza di un numero illimitato di spazi tri-dimensionali delle più
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spazio tri-dimensionale e il MONDO tetra-dimensionale sono gli stessi che passano tra le superficie bi-dimensionali e lo spazio tridimensionale. Come
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spazio, racchiusa in una superficie curva; ma ciò non vuol dire che lo spazio sia curvo. Il pensare altrimenti sarebbe come volessimo definire quale
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Abbiamo visto in questo stesso capitolo che il carattere distintivo delle superficie ci è dato dalla possibilità che in essi esista o no una data
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rapporti, perfettamente comprensibili, intercorrenti tra le superficie in un CONTINUO tri-dimensionale e gli spazi in un CONTINUO tetra-dimensionale.
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quali relazioni ricaverebbero essi se posti su la superficie di una sfera? Essi designerebbero quale linea congiungente due punti della superficie
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Da ciò si vede come la Geometria euclidea non possa valere per la superficie della sfera e come sia necessario, per i matematici bi-dimensionali
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Per ciò se incontriamo una superficie nella quale non siano applicabili, in tutto od in parte, i principi della Geometria euclidea, possiamo dedurre
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chilometri quadrati La superficie della Terra è di 510 milioni di chilometri quadrati (Mariani, Geologia generale, ed. Tamburini, Milano)., suo
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quando la Terra si muove, e genera una superficie.
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di superficie di uguale area.
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Or bene, nello spazio vuoto e fermo, imaginiamo disegnato un insieme di superficie piane matematiche, cioè aventi lunghezza e larghezza e non
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. Infatti, entrambi, in uno stesso intervallo di tempo, devono descrivere aree eguali; quello più vicino genera una superficie che ha una larghezza
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definizione delle oscillazioni del pendolo era fatta con riferimento alla superficie della Terra, meglio, con riferimento ad un sistema di coordinate
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naturali, su la superficie della Terra; ma in così esigua misura che la nostra giornaliera esperienza non ci palesa menomamente le deviazioni da tali
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Fenomeni di interferenza. - Osserviamo la superficie delle acque tranquille di un lago, in un giorno di perfetta calma atmosferica, senza vento
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, in direzione perpendicolare, della superficie delle acque tranquille; e lo possiamo constatare con un turacciolo di sughero lasciato cadere su
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In tal modo abbiamo visto come, sotto determinate condizioni, una doppia formazione di onde possa conservare la più completa calma alla superficie in
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asseconda alcuna delle due, ma permane tranquilla alla superficie e, con essa, tutte le altre comprese nel campo d'azione delle due onde.
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stato di tensione che si estenda dal contorno della bacchetta sino alla superficie dei pezzettini di carta. Con tale supposizione, per spiegare i
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Con altre parole: la velocità della luce su la superficie della Terra diminuisce od aumenta di 30 chilometri, a seconda che il raggio sia diretto nel
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