tartassano il povero Apollo con dei versi che se vanno.... non tornano; tutte brave persone capaci di disimpegnare con onore la professione di dattilografe
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terra. E' la quarta vigilia duella notte, divino Apollo, rispose. La quarta vigilia. L'alba non era ancora spuntata sul ciclo. Egli si era coricato
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, asportò 500 statue, che perdette per mare, e si era proposto di distruggere il santuario e di scannare i sacerdoti. Non era egli forse Apollo, il
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folla gli si fa incontro festosa; inneggia ad Apollo; i sacerdoti conducono pingui tori dalle corna dorate, per immolarle al sacro nume. Egli osserva
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madre; ma questo era un suo diritto. Chi può proibire ad Apollo, al padrone del mondo, di fare quanto più gli piace e di ammazzare chi vuote? Hanno
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