Hermann Weyl, ha illustrato con un esempio molto efficace, e in pari tempo, mirabolante, questa necessità di fatto. La vita di un uomo può essere
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, gli esseri viventi credono di vivere in uno spazio a tre, a due, a una dimensione, e regolano i propri movimenti conseguentemente. Perché l'uomo ha
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, gli esseri viventi credono di vivere in uno spazio a tre, a due, a una dimensione, e regolano i propri movimenti conseguentemente. Perché l'uomo ha
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curvilineo e non uniforme. Questa domanda è naturale: viene alle labbra dell'uomo che pensi ed il cui desiderio di allargare il campo delle sue
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scrive presso a poco, nel suo Trattato di Chimica: «Nulla si crea, nè per opera dell'uomo, nè per opera della natura e può ritenersi per principio che
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precisamente quella del campo elettro-magnetico. Se qualcosa muta non è certo l'energia, sì bene il punto di vista dell'uomo che osserva i fenomeni fisici
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L' Universo secondo gli antichi e secondo i moderni. — Per l'uomo dei secoli lontani il pianeta su cui vive, una enorme palla di 130 milioni di
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Un corpo animato, l'uomo, ad esempio, si muove anche senza l'intervento di una causa esterna — sempre però una causa deve intervenire e negli animali
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appare ai sensi dell'uomo come un mondo di miriadi di soli, di colori, di forme. E nutriamo la fiducia che, guidati dalle considerazioni svolte a mano
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rotazione in parola. Ma ecco ristabilita la concordanza tra le leggi formulate a fatica dall'uomo e quelle per le quali la natura manifesta un ossequio
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accaniscono contro le opere dell'uomo.
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Accademia della crusca
