Fermati. - Mi puoi dare cento lire?
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Se mi puoi dare cento lire. Sul serio, mi occorrono.
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forestieri, bisognava passare di lì. Non saranno gli Svizzeri già ad arricchirmi colla pittura. Ma tu? Le tue dodici mila lire?
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Ma non le ho. Quei pochi risparmi se ne sono andati. Non per me, sai. La sola tassa di buon ingresso al circolo artistico mi costa 180 lire. Avrei
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È la sola maniera pulita per un uomo come me di rifarsi uno stato. Mi costa, sai, insistere. Dammi quelle cento lire.
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gli dà le tre lire.
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E tre lire per la carrozza; non posso arrivare là impolverato.
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equivoca. Arricchitosi, stimò bene di cambiar ditta. Quando morì quattro anni or sono, lasciando centomila lire alla chiesa russa di Ginevra, i giornali
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Se per dugento e cinquanta lire il mese che dai a nostro padre, il quale te le ripaga di sacrosanto lavoro, tu credi di poter spadroneggiare qui
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Qui ci sono sessantatre lire e trenta centesimi. Qui c'è il libro delle spese, e questi sono i libretti dei fornitori.
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L'altra settimana mi son mancate trenta lire. Tre giorni fa mi sono accorta di non aver più quella treccina d'oro che mi aveva regalato la zia Irene
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lire....
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E ho dato altre ottanta lire alla guantaia e sessanta al profumiere, tutte provviste fatte di questi giorni. Ora mi restano poche lire, oltre il tuo
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ottanta lire.
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Offrire a suo zio dugento e cinquanta lire il mese di stipendio!
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Non è una gran somma. Mille trecento lire.
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Cento lire di rimessa?
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Le do mille lire. Non un soldo di più.
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Dammi 500 lire. So che le hai. È un conto che ho dimenticato di consegnare a tuo padre. A dirglielo ora sarebbero lacrime. È un conto di 1000 lire
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Ieri mi avevi domandato ottanta lire per comprare dei colori. Ti ho supplicato di non far spese, ti ho detto che ho i danari contati! Hai insistito
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Tu hai pagato mille lire?
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Ho avuto la vena al giuoco. Ho guadagnato dodici mila lire il mese passato.
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Hai guadagnato otto mila lire in una notte. Ne fui informato la mattina. Il giorno stesso che ho convocato i miei creditori. Ti ho fatto venire nel
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Dodici mila lire hai guadagnato? Mi avevi detto sei l'altro giorno.
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Il deficit è di ottocento mila lire. Io abbandono questa casa che ha già un'offerta di trecento settanta mila lire. La scuderia, la rimessa, il
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A portarmi dieci mila lire.
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dimorarvi. Il mio assistente l'ha mezzo impegnata, per seicento lire l'anno. Io riterrò due camere a pian terreno, per metterci il tuo studio, e per quelle
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No, ma.... Degli ultimi che m'hai dato, mi mancano trenta lire.
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A conti fatti mi dovrebbero rimanere trenta lire e non me le ritrovo.
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Del resto, centomila lire di rendita e nello stesso luogo dove siamo, una villa all'inglese, invece di questa bicocca gemebonda, e anch'io non
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Le trenta lire che ti mancano.
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Ma sì. Tre lire per lezione, due lezioni la settimana, sono sei lire la settimana: ventiquattro lire il mese. Quasi il salario di una cuoca.
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Tu, tu! E novanta lire il mese.
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Accademia della crusca
