del veicolo non si mosse neppure, tanto che il cavallo stesso, non facendo a tempo a scansarsi, si fermò di botto. Davide però non era un uomo
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una mia maligna allucinazione, e che tuttavia mi fece tanto male: mi sembrò che quei due si guardassero con un sorriso di beffa. Si beffavano di me. La
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macchie e i cespugli da una parte e dall'altra sembrano coperti d'un nevischio sporco, tanto son polverosi. Una tristezza e un'arsura da deserto: e in
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Conservo un ricordo confuso come quello che si ha dei sogni, di quanto avvenne dopo. Mi colse una forte vertigine, tanto che dovettero sostenermi e
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fatto e odoroso di giovinezza, eppure già da tanto tempo cadavere. Adesso però, ricordandomi, mi pare che anche nel gettarmi in acqua, e nell'avanzare
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prima impressione fu di gioia: però sentivo ancora tutto il corpo pesante e non potevo muovermi. L'uomo mi fregava con un panno: e ogni tanto mi
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tanto rientrava e mi si aggirava attorno, cercando sempre di non attirare la mia attenzione. Io leggevo, coi gomiti sulla tavola sparecchiata, ma
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pareva il refettorio di un convento tanto era lunga e nuda e la più vecchia delle donne lo servì. Un lume ad olio a tre becchi, alto sul suo stelo di rame
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visita involontaria che doveva tanto influire sulla mia sorte. II vecchio tornò verso di noi, ma non sedette. Con le dita calcate sulle braccia
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' arrossato dal tramonto. Entro, sfiorando la parete come per appoggiarmi, tanto sono turbato: ed ecco la donna è lì, al suo posto, con la sua sciarpa che s'è
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volevano da me? Allora la donna mi diede una lettera: l'ho ancora qui. "Ti ringrazio tanto, caro ragazzo mio, di esserti confidato con me come con tua
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voluttuoso. E i suoi occhi erano tanto innocenti nel guardare il padre e il marito, e nel far loro segno che io acconsentivo!
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; non si sdegnò; lo era già tanto! però mi parve che dentro i suoi occhi foschi passasse come il riflesso ridente dei miei: e mi tornò in mente iI
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che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia creatura; le preparava di nascosto il corredino, aveva pronta la balia, contava i giorni. Ed ecco
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diceva che in seguito alla mia necessità di procurarmi una balia forte e sana mi mandava quella. Aggiungeva le condizioni: tanto al mese, buon
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un'ignominia, di mostrarmi vile davanti alla vita: vile come tutti gli altri, come la madre e i parenti della bambina, come la zia che pure avevo tanto
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E non osai neppure l'indomani e neppure nei giorni seguenti, sebbene ella andasse migliorando e di tanto in tanto m'interrogasse con gli occhi
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ma forte: ha in braccio una bimba di circa tre anni che pare morta, tanto s'abbandona, con le manine gialle pendenti e la testina bionda scarmigliata
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, con le sue scatole rosse, i cestini vuoti, i sacchi che parevano addormentati pesantemente: io ero calmo, o almeno mi pareva: tanto calmo che vedevo e
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, sono i tronchi dei pini, e uno è tanto vicino a me che posso appoggiarmi ad esso per riprendere respiro. E finalmente oso svolgere la bambina, lasciare
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piedini e portarli alla bocca. Era tanto bello: come la rosa di maggio. Sembra ieri.... Qui in questa camera tutto è come allora, - ella aggiunse
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ancora: egli continuava a dormire il suo sonno un po' agitato, lamentandosi di tanto in tanto, in sogno, come se qualcuno lo molestasse e lo facesse
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l'avevano lasciato dormire tanto: poi perchè sua moglie s'attardava a letto. Egli ci teneva, ch'ella s'alzasse presto e sorvegliasse le serve; non perchè
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gente. Ogni tanto Elisabetta doveva adoperare le sue chiavi: e qualche persona bisognava pur lasciarla entrare: per esempio il brigadiere. Aveva un
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: non la convinse e tanto meno la consolò, ma le apparve chiara. Di là il bambino piangeva: quanto la sera prima era stato quieto, adesso era agitato
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padrona non protestò nè pianse, ma si astenne dal chiamare il bambino con quel nome. Del resto non se ne curava più che tanto: pareva ricaduta nello
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suoi piedini con uno dei quali giocava un po' irritato, come volesse staccarselo per averlo meglio fra le mani. D'un tratto si agitò tanto che fu per
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tutta, così, di tanto in tanto, per ogni gesto ed ogni grido del bambino. Forse era la primavera, col suo alito materno, a scioglierle quel gran dolore
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strada e tenendo davanti a sè dritto il piccolo sconosciuto gli tolse la sciarpa di pelo: e gli pareva davvero di scorticare un agnellino, tanto il
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perchè si divertì a tormentare il cieco. - Che fai lì in agguato? Pare abbi litigato con Dio tanto hai l'aria confusa. L'altro non aprì bocca: potevano
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giovinezza tanto più forte quanto più oppressa dalla vita di disciplina fino allora fatta, e dall'infermità che mi costringeva a quella vita. Nell'Istituto
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voglia di ridere e piangere nello stesso tempo. Dopo tutto, il mio passato non era stato tanto nero come pensavo. Tutti mi avevano amato e protetto
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i cespugli, tanto questi erano alti, poi la sua testa rossa ricompariva tra le fronde come un grande fiore. Quel punto rosso mi affascinava
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. Attraversai il campo di frumento, il campo di fave. Non cercavo di nascondermi: anzi di tanto in tanto mi fermavo, aspettando che qualcuno mi
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rughe, e mi accorgevo che egli non badava più che tanto a me: la zia era la vera responsabile, davanti a lui: quella che doveva rispondere per me e
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