innocente si contentò di sollevare gli occhi. Che occhi! Grandi, pensierosi, di un colore indefinito, fra l'azzurro il bruno e l'oro, brillavano come due
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il suo fallo era involontario. La zia ascoltava, con gli occhi aperti, di nuovo triste e vinta: si volse a guardarmi e io le accennai di sì: sì, il
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il mare in fondo alla strada: mi sembra uno specchio che riflette la luce inquieta dei miei occhi e con essa la mia fede e la mia speranza. Attraverso
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come per vendere, e io davanti come per comprare: e mi interrogò coi piccoli occhi porcini, di solito sfuggenti allo sguardo che li cercava. Io avevo
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coltivarlo. Ella si scosse tutta, e mi sembrò sulle prime si rallegrasse all'idea di liberarsi di me: poi le vidi gli occhi pieni di lagrime. In quel
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mio avvilimento, perchè il Commissario ascoltava la guardia che gli raccontava il fatto ma fissava su di me i suoi occhi lucenti alla luna. Era
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pienava di gente. I bambini s'affollavano intorno a me come intorno ad un annegato: io restavo indifferente. Chiudevo gli occhi, li riaprivo: ero di nuovo
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io ricordavo il giardino e il tempietto dove avevo veduto i due amanti baciarsi, e gli occhi di Fiora, e la vigna illuminata dalle lucciole e quando
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forme umane, mi guardava dall'alto, con gli occhi azzurri lagrimanti d'acqua. Era il suocero del mio creditore. Confesso che nel ritrovarmi salvo la mia
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quello che più mi agitava, in fondo, era l'accorgermi che i suoi sentimenti a mio riguardo erano mutati: i suoi occhi mi guardavano con un'espressione
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? Come ti chiami, bello? Non parli? Non ce l'hai la linguetta? parla, tesoro: non parli davvero? Il bambino aveva riaperto i grandi occhi serii, ma non
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, con gli occhi grigi sognanti; vestiva un camice turchino scollato in quadratura che le dava un'aria di Madonna un po' anziana ma ancora piacente. Ma
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, ficcò questi nel gomitolo e ripose tutto nel paniere. Poi si volse, colle braccia sulla tavola, e mi guardò: e subito i suoi occhi mi sembrarono
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sollevò gli occhi e parve rallegrarsi della mia presenza. Le misi davanti la lettera e mossi per andarmene. Ma a un suo cenno sedetti all'altro lato della
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lontanamente complice della figlia, mi rimescolò il sangue. Feci per alzarmi ed andarmene; ma la donna sollevò di nuovo gli occhi e accorgendosi della mia
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voluttuoso. E i suoi occhi erano tanto innocenti nel guardare il padre e il marito, e nel far loro segno che io acconsentivo!
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tutta e farmi promettere dai suoi occhi tutto quello che invano fino a questo momento ho chiesto alla vita: amore, protezione, denaro.... Ma vuotato il
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che parevano la pelle che le si staccasse dai calcagni: passava e ogni volta mi sorrideva con gli occhi, con pietà non priva di malizia: passava il
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. Un senso di gioia mi prese tutto, nel riaprire gli occhi, come nelle mattine di festa nell'Istituto quando non c'era scuola e si doveva andare a fare
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; non si sdegnò; lo era già tanto! però mi parve che dentro i suoi occhi foschi passasse come il riflesso ridente dei miei: e mi tornò in mente iI
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sporgenti. Io leggevo il suo pensiero nei suoi occhi che a stento trattenevano le lagrime e volevano parere freddi, indifferenti. Più tardi ella mi disse
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una bambina. Era già nata! Di tutto il messaggio non capivo che questo. Stetti a lungo con gli occhi fissi sul foglietto, come sprofondato in un sogno
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Poi il vecchio si rifece grave; mi si mise davanti con le braccia incrociate e mi interrogò con gli occhi. Sì, lo intendevo: egli mi ricordava la
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ardente, col viso grigio fra i capelli grigi, gli occhi che si aprivano e chiudevano con un moto incosciente, come quelli di un neonato: e io non osai farle
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E non osai neppure l'indomani e neppure nei giorni seguenti, sebbene ella andasse migliorando e di tanto in tanto m'interrogasse con gli occhi
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così, a parlare. Sì, a parlare, perchè la donna mi capiva dal solo moto della labbra, ed io capivo lei, come fossimo stati educati assieme. I suoi occhi
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diavolo mi aiutava, e mi spingeva, quella sera. La zia s'era già messa a letto, quando rientrai. Era pallida pallida, e spalancò gli occhi come
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, col visetto molle tutto bagnato di latte, con gli occhi chiusi. Aveva un sonno ben profondo! L'aggiustai meglio, cercando di metterla in quella
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della bambina. E quel viso era scuro, come coperto di un velo violaceo: dalla piccola bocca continuava ad uscire del latte; gli occhi socchiusi erano
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volevo e non potevo: il dolore stesso cantava in me, adesso, con una voce potente che mi richiamava alla vita. Lagrime ardenti mi cadevano dagli occhi
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, quando morrai ti chiuderò gli occhi io. E lui me li ha chiusi. E se rimango qui, Albina, sai il perchè? perchè credo che lui non sia morto. Dopo tutto, il
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. - Avete l'ombra della morte negli occhi, Bona. Bona, su! Se non volevate soffrire, non dovevate godere: se non volevate perdere vostro figlio non
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occhi abbiano qualche cosa di strano, fissi e coscienti; sembrano quelli di un santo o almeno di un uomo saggio. Antiche superstizioni sfiorano la
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cadere dalla panca. Allora Bona lo prese per le spalle, se lo attirò contro il fianco: egli sollevò gli occhi a guardarla in viso, come sorpreso
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piegarsi e rise forte, senza più osare di toccarsi i piedi. E finalmente, finalmente la donna sentì come due pietre sciogliersi entro i suoi occhi
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suoi occhi pensierosi fissavano un po' inquieti l'uomo irritato: finchè l'uomo irritato lo prese e lo tirò su afferrandolo per l'involto di pelo come
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, col cestino che passavo da una mano all'altra e che mi sorrideva e tentava con gli occhi della bottiglia luccicanti attraverso la paglia. Ma io volevo
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fanciulla vestita di bianco teneva gli occhi chiusi, e il viso dell'istitutore era più triste del solito. Così la rivelazione dell'amore ebbe per me
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mio desiderio, la ragazza sollevarsi dietro la siepe come una serpe sbucata dall'erba. Mi par di vederla ancora, coi suoi occhi turchini che hanno una
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Mi sembra di vederla: con i capelli che nella lotta le si erano sciolti e sgorgavano a ondate nere dal fazzoletto rosso, e gli occhi spauriti, ove Ia
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sulla spalla destra. Appena mi guardò mi accorsi che i suoi occhi turchini rassomigliavano a quelli di Fiora: lo sguardo pareva mite, umile, quasi
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