che incontravo per la strada, e per dimostrare la mia forza fisica pronto a svellere le cancellate di ferro dei giardinetti, e le pietre dei muri. Ecco
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a meno che non fossero di un valore serio e indiscutibile! Ecco dunque la conversazione scritta fra me e lui: Tobia: tutto questo va bene; ma, caro, è
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quando la vecchietta mi lasciò solo, io sedetti di faccia a lui e lo fissai sfidandolo. Ed ecco l'originale del ritratto venir rapido dalla parte dell'aia
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soffrire. Morire. Poichè non avevo la capacità di saper vivere, non mi restava che morire. Ed ecco che me ne torno sulla spiaggia, adesso completamente
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, vecchio marinaio, mi hai salvato? Ecco la seconda volta che credi di aiutarmi e mi rovini - pensavo: ma non osavo dirglielo. Mentre stavo accasciato
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creatura, l'avrei allevata io, senza l'aiuto di nessuno; io, io solo con lei nel mondo come in un'isola deserta. Ed ecco d'un tratto la zia, finite
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non si moveva. Ed ecco d'un tratto l'uomo che stava sdraiato cominciò ad agitarsi stranamente: dapprima buttò via il sacco, scoprendo le grosse spalle
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sopra uno specchio. Ed ecco il vecchio marinaio che di ritorno dalla pesca alla fiocina, con un cestino sgocciolante argento, lascia le sue orme di
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' arrossato dal tramonto. Entro, sfiorando la parete come per appoggiarmi, tanto sono turbato: ed ecco la donna è lì, al suo posto, con la sua sciarpa che s'è
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mare le mandi gonfie e feroci per divorarsi la terra. Così - pensavo - finiscono le nostre passioni! Ecco che io, in quella lettera, avevo raccontato
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, tornavo nell'ingresso: ma non uscivo: la noia e la tristezza mi divoravano. Ed ecco finalmente venne a trovarmi il vecchio marinaio: aveva un enorme
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tutto: e non vedevo che un punto solo, in questa caligine, e verso il quale andavo ciecamente. Ed ecco il tempo che sembrava interminabile passa: è
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Non l'avevo mai veduto in casa nostra. E neppure per un momento sperai nulla di buono dalla sua visita. Anzi i miei timori andavano oltre.... Ecco
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avevo deciso di cedere la mia creatura ai Tobia: ecco perchè volevo loro cedere, che la tenessero o la vendessero, anche la mia miserabile proprietà
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che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia creatura; le preparava di nascosto il corredino, aveva pronta la balia, contava i giorni. Ed ecco
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, avevo riconfermato la mia promessa, ma non ero deciso in cuor mio a mantenerla. Ecco, nei momenti in cui la zia mi sembrava assopita, mi scuotevo da
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Ecco, dunque, che avevo dato via la mia bambina, senza neppure vederla, senza neppure toccarla. II nano era sparito fra la nebbia, il vecchio aveva
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, per dominarlo meglio e immedesimarlo nel suo dramma. Ed ecco che mentre sto per arrivare alla casa del dottore vedo una donna, una contadina piccola
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desideravo il buio, ed ecco raggiunsi il buio, mi ci buttai dentro come in un luogo ormai sicuro.... La pineta m'accoglieva. Mi pareva di esser salvo
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, in cerca della casa della balia! Ecco di nuovo infatti l'orizzonte schiarirsi: il cielo si faceva azzurro, le chiome dei pini vi si disegnavano nere
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te per accertarsi se quanto tu dicevi delle tentazioni e degli spiriti era vero? Era coraggioso fin da bambino: ecco perchè è andato incontro al
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ecco come in quel tempo egli doveva precipitarsi fuori di casa in cerca del dottore. - Non voglio che mi si ammali in casa, perdio: in casa non lo
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figlio, ed ecco vengono a prenderglielo, questo figlio: lo prendono come una cosa, lo fanno servo, lo mandano a soffrire, a morire: perchè? perchè? II
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Michele. Ed ecco Michele con una tazza di latte in mano: con l'altra mano cerca la testa del bambino sollevato sui guanciali e gli avvicina la tazza
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al naso il fiorellino: in quell'attimo ella ebbe l'impressione confusa che la vita e la natura volessero riconciliarsi con lei. Ma ecco il "Mau,, , il
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misterioso, di confuso, una scena alla quale aveva assistito da poco ma non ricordava dove, come, perchè. Ah, ecco, il sogno, il segreto che il
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roccia erano nude, ondulate, argentee al crepuscolo. Ma ecco la vita ricomparire: alberelli con le foglie nuove che tremolavano di gioia bevendosi
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tanto; ed ecco venirmi incontro circondata da una corte di anatre e di oche, una ragazza così piccola che sembra una bambina; ha la gonna corta, il
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qualche cosa di religioso. Per anni continuai a sognare l'amore così, in un tempio, distaccato da ogni cosa terrena; ed ecco d'un tratto mi si rivelava
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pensavo: - Come potrei coltivarli meglio io questi campi, se quella ragazza è la figlia del padrone e volesse sposarmi! Ed ecco subito, quasi cercata dal
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più paura: anzi d'un tratto mi ero rinfrancato, sollevato. Ecco che finalmente qualcuno era venuto: il mio presentimento d'attesa si era avverato. - Sai
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