innocente si contentò di sollevare gli occhi. Che occhi! Grandi, pensierosi, di un colore indefinito, fra l'azzurro il bruno e l'oro, brillavano come due
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occhi del colore del mare. E cominciò a farmi dei cenni con la testa domandandomi dove andavo e che cosa volevo. Gli accennai che cercavo di lui. Di lui
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riconoscermi: il suo bel viso in colore di pesca si illuminò di un sorriso che subito si spense. Il vecchio me la presentò; era sua figlia, la moglie del
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che non lasciavano distinguerne il colore, mi ricordavano quelli di una biscia che avevo veduto una volta fra l'erba.
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. Era una vera sterpaglia, e i cespugli fioriti della ginestra e i rovi coperti di rose canine non confortavano col loro colore e iI loro profumo la mia
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sole cadessero dal muro, davanti a me, per commuovermi: li prendevo fra le dita, li esaminavo, ne sentivo l'odore, il colore: le bestie, no, non le
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giardinetti lungo la strada odoravano di oleandri, e la luna era così vivida che si distingueva il colore dei fiori. Giunto in fondo mi fermai, stordito
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