: ma mi guardai bene di farlo sapere. Mi sentivo anch'io furbo: forse perchè pensavo che la zia e l'ometto lo erano tanto. Anche la zia si alzò, rimise
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perdita del denaro non mio, con quell'umiliazione e quel danno, scontavo anch'io qualche cosa. E il lungo e comico peregrinare mio e della guardia prima
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lei come da un nido. Le sedetti accanto e la guardai: e anch'essa mi guardò: e ci si sentì finalmente un po' vicini, nella penombra della nostra
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, sospettoso. Anch'io lo guardavo; gli feci cenno ch'era stato lui la causa prima della mia disgrazia; egli intese, non del tutto, però. Doveva sospettare del
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: poi col salire del sole si rischiara, si fa tutto lucido, così lucido e fermo che le paranzelle ferme anch'esse qua e là a pescare sembrano insetti
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allagata, vado già verso il mare accompagnato dai rigagnoli dell'acqua sporca che pare voglia anch'essa tornare al suo luogo d'origine dopo il suo triste
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, perchè la serva s'è ritirata chiudendo dietro di sè l'uscio di cucina e il vecchio è anch'esso sparito quasi furtivamente: ella solleva la testa dal
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ragazzo; ti chiamo così perchè posso esserti madre, e tu dunque ascoltami attento. Anch'io non sono una donna felice come sembro all'apparenza: e non è la
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anch'io e feci cenno di no. No, il terreno io non lo vendevo più; mi sarei venduto l'anima; se occorreva, ma il terreno no. La zia non aveva cessato un
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perchè, risi anch'io, sebbene così triste e inquieto: la balia credeva fosse la donna giacente nella camera attigua, a partorire.
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anch' io non volevo, non potevo farle sapere nulla; e il nostro silenzio accresceva la nostra pena. La sera intanto scendeva, con un crepuscolo
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tronchi del pini tutti piegati verso nord, con le radici a fior di terra simili a grandi artigli, pareva corressero anch'essi, attraversandomi il
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mio, le dirò ogni cosa, alla zia, e lei sara contenta. Intanto ero contento anch'io, d'una contentezza strana, grottesca, da folle: oltre alla
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duri; bianchicci, come anch'essi annegati nel latte. Mi sembrò che il cuore mi si sciogliesse in sangue e quel sangue mi riempisse la gola e volesse
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Quanto tempo errai nella pineta cercando l'ombra più fitta come per dileguarmi per fondermi, ombra anch'io, nelle tenebre, non so. So che quest'ombra
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anch'essa e legnosa, che non aveva mai fiorito: un'anima quasi monacale. Perchè adesso s'inteneriva per questo bambino misterioso che forse era di
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ad artigli, s'erano anch'essi coperti di ciuffi di verde e pareva avessero strappato dell'erba e la tenessero così fra l'unghie per gioco. Bona sedette
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ed allargai il varco. - Vuoi venire a vedere il mio terreno? Le feci cenno di entrare, tesi la mano in giro indicandole anch'io la mia proprietà; e
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me per sfuggirmi anch'esso e non lasciarsi raggiungere. Era una finestra alta, munita di inferriata: forse la finestra della cucina, forse della
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attraversavano il cuore. Ecco che anch'io ero diventato uomo; qualcuno mi accusava di una colpa, ed io ero pronto a confessare, a riparare, a ricevere il
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