divini ginocchi, sula sua forma pallida come un sogno uscito dagli innumerevoli sogni dell'ombra, tra le innumerevoli luci fallaci, l'antica amica
poesia
rosa, pallida e grassa, la attrasse: entrai. Una antica e opulente matrona dal profilo di montone, coi neri capelli agilmente attorti sulla testa
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Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo, Io per il tuo dolce mistero Io per il tuo divenir taciturno. Non so se la fiamma pallida Fu dei capelli
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