donna di giurare: «io non metterò mai mano alla scopa; non adopererò mai il mestolo; non infilerò mai l'ago!» la ricchezza è un fattore di felicità
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di burro, al quale si aggiunge un po' di farina, mescolando sempre e sollecitamente col mestolo, perchè abbia da sciogliersi bene senza abbruciarsi e
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grammi di zucchero in polvere. Rivoltatele con un mestolo per obbligare lo zucchero a sciogliersi, e, quand'è sciolto, mettete tutto in un pajuolo, o in
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panna di latte. Mescolate bene ogni cosa, dimenando col mestolo; accertatevi che il composto abbia un sapore equilibrato, e che il grasso non resti a
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burro, con la farina e col latte, che si versa un poco per volta, lavorando la pasta col mestolo. Poi, si aggiungono: il sale, lo zucchero, l'odore e
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Durante la cottura s'abbia cura che le bistecche non s'attacchino alla teglia e perciò conviene sollevarle spesso col mestolo.
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mestolo.
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le ciliege e lasciate che s'abbiano due o tre alzate di bollore, dimenando dolcemente con un mestolo o con la schiumarola. Ritiratele dal fuoco e
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pochissima acqua (circa mezzo bicchiere) e fatele cuocere su fuoco dolcissimo, dimenandole con un mestolo, o altro cucchiajo di legno. Quando sono ridotte
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il fuoco e dimenate col mestolo. Ritirate la casseruola quando il liquido è quasi consumato. Unite allora al composto due torli d'uova sode, tagliati
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troppo liquida. La pasta si lavora molto e bene col mestolo e quando s'è fatta omogenea si lascia riposare per due o tre ore.
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farina. Quando la farinata è cotta, vi si uniscono la carne e gli spinaci, mentre col mestolo si dimena bene.
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pian piano all'acqua (veramente ora sarà diventato brodo, anzi gelatina) predetta; mettete la gelatina (acqua) sul fuoco, girandola sempre col mestolo
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invece di un cucchiaio d'argento, o di una schiumarola di ferro stagnato, o di mestolo di legno.
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il brodo dimenando col mestolo, o con la forchetta di legno. Si mette la casseruola sul fuoco, sempre dimenando fino all'ebollizione. Allorquando il
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Salate l'acqua e quando alza il bollore energicamente, versatevi con la mano sinistra la farina, un po' per volta, a pioggerella, mentre col mestolo
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mestolo. Quando il miscuglio s'è amalgamato e fatto sodo, lasciatelo per due o tre minuti ancora sul fuoco, per versarlo poi in un piatto, di maniera
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spesso col mestolo.
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tanto col mestolo.
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Il composto si rimette sul fuoco e si lascia bollire di bel nuovo per una diecina di minuti, mentre il mestolo continua a dimenarlo.
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Ai torli d'uova aggiungete 200 grammi di zucchero in polvere e poi dimenate, sbattete col mestolo per sette minuti: sbattete i chiari e quando hanno
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mestolo. Aggiungete l'altra metà di formaggio e 40 grammi di burro; lasciate che il formaggio faccia presa e che il burro si sciolga; dimenate
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In precedenza avrete unto d'olio uno stampo di ferro stagnato; versatevi dentro le mandorle e lo zucchero e con il mestolo distendetele lungo le
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ettogrammi di zucchero. Questo miscuglio si cuoce a fuoco dolce, agitandolo con una spatola o con un mestolo. Con questa pasta calda si riempiono
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Dieci minuti prima di servire, salate e stemperate un torlo d'uovo in un cucchiaio di brodo che, mentre dimenate col mestolo, lo verserete piano
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mestolo e mandatela in tavola.
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bollire senza dimenarlo; aggiungetevi un pezzo di burro fresco, grosso come un uovo e dimenate allora bene col mestolo. Quando state per mandare in
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tanto in tanto, si dimena col mestolo onde l'aggiunto, che dà il nome alla minestra, non faccia grumi, o non s'attacchi al fondo della casseruola. I
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minuti, dimenando il tutto col mestolo; legate con una cucchiajata da minestra di farina bianca e allungate con due litri di brodo caldo sgrassato e
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Si dimenano con un mestolo di legno, mai di metallo, che li farebbe indurire.
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Nell'acqua bollente si spegne la farina, versandola un poco per volta e rimestando sempre col mestolo. Quando la polenta è a mezza cottura, si mette
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addiziona il composto con il sugo di mezzo limone. Si ritiri dal fuoco, allora, si dimeni bene col mestolo e si serva molto caldo.
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Dimenate daccapo col mestolo e lasciate cuocere il composto per tre quarti d'ora, o
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mestolo, onde non faccia grumi; allungate con un bicchiere mezzano di vino bianco, asciutto, e lasciate bollire per dieci minuti a casseruola scoperta
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; rimettetevi il ribes; dimenando dolcemente con il mestolo, o con la schiumarola, perchè il frutto non s'attacchi al recipiente, e lasciate cuocere fino
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. Dopo la cottura i grani di riso devono rimanere intieri e non vogliono essere dimenati col mestolo, quando cuociono.
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. Quando la cipolla è rosolata, toglietela dalla casseruola e, nel burro rimasto, aggiungete poco per volta il riso, dimenando sempre col mestolo.
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Quando la cipolla è rosolata al rosso, si versa poco per volta il riso, dimenandolo continuamente col mestolo perchè assorba tutto il sugo. Si
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sovente col mestolo, lasciateli bollire per mezz'ora. Allora passate al setaccio.
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Coprite la casseruola e fate bollire a fuoco vivo per venti o venticinque minuti. Allora mettete: sale, pepe e dimenate col mestolo.
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limone. Dimenate col mestolo e servite caldo in salsiera.
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Si gira col mestolo fino a bollore. Quando bolle, alla salsa si aggiungono: una foglia di lauro, delle fette tritate di cipolla, sale e pepe quanto
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Ponete la padella sul fuoco, e dimenando lentamente con un mestolo, tutta questa grazia di Dio, lasciatela cuocere per sei o sette minuti. Poi vi
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mestolo. Trascorsi i cinque minuti, aggiungete due prese di sale e mezzo bicchiere di brodo, o di latte, o d'acqua; dimenate per un minuto.
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fanno cuocere lentamente. Quando la crema si è amalgamata cogli spinaci, s'unisce un pezzetto di burro, si dimenano gli spinaci col mestolo e si fanno
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casseruola con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Lasciate cuocere per quindici minuti su fuoco piuttosto ardito, dimenando sempre col mestolo.
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In una casseruola fate sciogliere un pezzo di burro della grandezza approssimativa di un uovo. Quando è sciolto versatevi le uova, e con un mestolo
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mestolo, perchè il composto si amalgami bene, e per ultimo immergete nel liquido la costoletta. Rivoltatela spesso e quand'è cotta, servitela con un
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