medesimo così modesto senza affettazione, che nessuna vostra espressione non racchiuda mai un vano ingrandimento di voi stesso, o abbassamento di un
filosofia
divenite perfetto nell' ubbidienza? A che mai serve un religioso disubbidiente, che non sa vincere sè stesso, nè deporre il proprio giudizio, nè negare
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retto, conoscerà Iddio meglio d' un altro che avesse l' intelletto oscurato dalle passioni, e che guidato da una volontà depravata non pensasse che a
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