dottori; ma inutilmente. Più intrugli prendeva e più grasso diventava. Un giorno si presentò una vecchia e disse al Re: — Maestà, voi avete addosso una
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glielo dicia. La Regina perdè il lume degli occhi: — Sporco galletto! ora ti concio io. Chiamatemi il cuoco. — Il cuoco si presentò. — Mi si faccia con
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galletto! ora ti concio io! Chiamatemi il cuoco. - Il cuoco si presentò. — Mi si faccia arrosto pel pranzo. - In cucina gli tirarono il collo e lo
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. Si presentò allora la vecchina: — Maestà, ecco, è finita. - Gli riappiccicò il capo collo sputo, e il Reuccio tornò vivo. Ora ch' era un uomo davvero
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aveano spento le fiamme, si fece coraggio e si presentò: — Maestà, perdonate; la colpa non fu mia; fu del mago traditore. Ora è un'altra cosa. Caviamo di
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straordinarie, ma rimaneva vinto sempre; e una volta potè salvarsi, scappando sul suo cavallo a rotta di collo. Si presentò Topolino, eh' era alla guerra
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arance d' oro. Allora si presentò il contadino: — Maestà, la Reginotta ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a quello zoticone
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Ranocchino! L' aquila lo aveva già digerito da un pezzo! — Si presentò la vecchia: — Maestà, Ranocchino ve lo farei trovare io; ma ci vuole un gran coraggio
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mago: — Devi farci un incanto per la figlia del Re, il peggiore incanto che ci sia. — Fra un mese l'avrete. — Passato il mese, il mago si presentò
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qualunque grazia. - Ma passò un anno, e al palazzo reale non si presentò nessuno. Il Re era inconsolabile: piangeva giorno e notte. Nel giardino reale
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Principessa! - La sposò con grandi feste e la menò via. Restava l' ultima. Non la chiedeva nessuno. Un giorno finalmente, si presentò un pecoraio
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Ed, infatti ricordo che nella seduta del 23 aprile 1888 egli presentò una interpellanza in questi termini: «Il sottoscritto desidera di interpellare
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