osservando questo qui. — Ti farebbe comodo? Te lo regalo, a patto che per atterrarlo tu dia i colpi dove ti dirò io. — Va bene. — Il Re brandì la scure
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porto a vendere. — Il Reuccio lo comprò e ne fece un regalo a suo suocero. Il giorno delle nozze era vicino. La gente accorreva in folla nel giardino del
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: — Scarafaggio, bel scarafaggio! Se mi conduci dalla Fata gobba, ti faccio un magnifico regalo. — Non la conosco. — E tirò via. Più in là, vide un topolino
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la Gigliolina, ne comprava uno più bello per Testa-di-rospo. La Gigliolina, vedendo il regalo più bello, si metteva a strillare: — Quello lì lo voglio
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contadino, che, invece di cento, ne aveva portati un mezzo migliaio. — E giusto, — rispose il Re. E gli fece un bel regalo. Saputasi la cosa, tutti
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di nuovo? che vuoi da me? — Nulla, buon mago; vengo anzi a farvi un regalo. Queste son fiabe nuove e nei vostri cassetti non ce le avete. Ora che
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la Reginotta? Non vuol farsi vedere? — Maestà, è un po'indisposta. - Il Re non sapeva che rispondere, imbarazzato. — Portatele questo regalo. - Era
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cosa è stato, lucertolina — Mi hanno rotto la coda e non ritrovo il pezzettino. O, se tu me lo trovassi, ti farei un gran regalo. — La Reginotta
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accettato neanche in regalo: da che lo avea lui, non sapevan che cosa fare per strapparglielo di mano. — Compare, volete disfarvi di questi quattro sassi? C
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