: — Spellarla, lessarla, O arrosto mangiarla. — Grazie, Maestà! — Ah, poverina me! Son Regina senza Re! - Il Re rimase stupito: — Come lo sapeva
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ho altro. — Grazie, figliuolo; si vede il buon cuore. Accetta in ricambio quest' anellino e portalo al dito; sarà la tua fortuna. - Arrivati in quel
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Scese laggiù, la prese in collo, e poi la fasciò così bene con un fazzoletto, che quella, alla meglio, zoppicando, potè camminare. — Grazie, ragazza
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, impietosità si diè a frugare: e fruga e rifruga in mezzo a quell' erbe, finalmente eccolo lì! — Grazie, ragazza mia. Pel tuo regalo, scava qui sotto
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