1. Essa è perciò predisposta da fattori comuni di stirpe e di nazionalità, come grande genesi sociologica altrove studiata (vedi «Introduzione»). Ma
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economica (vedi nelle premesse storiche), il cui opposto è la schiavitù. Ma la libertà, assunta come fattore di progresso della produzione,riguarda in
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operose, insieme alle loro funzioni religiose morali (culto e carità) e giuridico-politiche ed economiche,in genere (vedi «Introduzione») avevano
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in più vasti stati territoriali; ed economicamente il sistema del mercantilismo (vedi «Introduzione»). Ma ad esse si aggiunsero nei riguardi
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, economiche,rivolte esclusivamente a fine produttivo,nelle sue indefinite ramificazioni (vedi «Introduzione»), quale si avverò nella civiltà cristiana.
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stagni o spiagge marine. È questa la risposta all'antica discussione che oggi gli studi sulle età primitive hanno posto in luce (vedi Roscher
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. (Vedi Roscher).
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vulnerato rispetto all'ora ed ai marmi dal codice teodosiano (vedi Poggi, Marzucchi), non ebbe grande influenza nemmeno nell'Italia del medio evo.
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Il passaggio dalla semplice raccolta del legno (antichissima l'arte del boscaiolo e del taglialegna, vedi p. e. in Esodo) al dominio della foresta
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alla critica la nozione, che ho già data di esse (vedi «Introduzione»), dicendo che hanno carattere razionale positivo.E ciò precisamente in questo
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in opposizione a quella terriera, ebbe sempre immensa influenza nell'incivilimento e nell'economia (vedi «Introduzione») e segna un momento critico
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Carey, a cui ulteriori discussioni e indagini danno oggi più concreta soluzione (vedi fra noi Lampertico, Valenti). La formula starebbe razionalmente,se
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interesse generale (nazionalizzazione,vedi Nitti); insieme al regolamento della condotta (acquedotto coattivo) ed uso simultaneo e ripartito delle
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carolingi), rifioriva mirabilmente con consuetudini e statuti sapienti in Ispagna e più nei comuni italiani del medio evo (vedi le opere di Giovannetti
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, professionale-economico e giuridico-economico (vedi al tema impresa),l'impresa stessa dietro il principio direttivo edonistico (del massimo effetto col
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Di questa transizione dicemmo già parlando della tecnologia in genere (vedi «Introduzione»), ma qui qualche cenno speciale alla agricoltura.
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orientale e classica (vedi «Introduzione»). Ciò addita nel medio evo (fin da Carlo Magno, capitolare de villis)quella rifioritura della industria
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sec. XVI e il XVII (vedi Rosa, Niccoli). — Nell'evo moderno questi italiani, insieme a Olivier de Serres ( 1539-1619) contemporaneo di Enrico IV in
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2. Rimandiamo a quanto fu detto (vedi «Introduzione») sulla genesi dei ceti sociali in genere. Ma quanto al distinguersi nelle stesse popolazioni
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Dicemmo già (vedi «Introduzione») della importanza della famiglia lungo i secoli, quale completo organismo economico di consumo e produzione insieme
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consumo locale; — tutto ciò rinfrancato dai collegi dell'arti con fini religiosi, etico-sociali, economici, spesso politici (vedi «Introduzione
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di fronte alle grandi rimarrà ognora una forte proporzione di piccole industrie vitali anche per l'avvenire (vedi Branca).
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, crescenti col numero dei liberti (amanuensi, librai, artisti). Ma stretti remotamente in collegio opificum et tenuiorum,forse dal tempo di Numa (vedi
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Germania nelle «esortazioni cristiane » («Eyne christliche Ermahnung», vedi in Janssen). Il lavoro industriale ivi si considera come figlio della
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