Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ve

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

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Ricordi d'un viaggio in Sicilia

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De Amicis, Edmondo 1 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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affettuosi e giocondi, come egli ha ben capito e sentito la gentilezza del vostro intento, e che profonda gratitudine ve ne serberà in cuore fin che

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Le buone maniere

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Caterina Pigorini-Beri 5 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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don Abbondio: c'è dei violenti a cui è diritto il sangue. Ora se v'hanno obblighi riconosciuti per la cavalleria, ve ne possono essere anche per la

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al superiore è vietato, a meno che egli non ve lo comandi. Da questi grandi della terra nessuno si congeda da sè; sono essi che vi congedano con un

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ritratto, ve ne domandano una copia, se avete scritto un libro ne vogliono un esemplare, se ne hanno (per disgrazia) fatto uno essi, vi chiedono una

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voler entrare in casa d'altri suppone la libertà del padrone che ve ne può vietare l'ingresso per sue ragioni particolari, per affari, per salute o

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, manderanno o porteranno le loro carte alle maggiori: non mica per dire - ve la porto perchè siete più vecchia di me - il che equivale ad un'offesa, ma

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Passa l'amore. Novelle

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Luigi Capuana 13 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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egli era, secondo la sua espressione, indegno, sì, ma vero ministro. - Tocca a voi, signora baronessa; ve l'ordina Dio per mio mezzo! La baronessa

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.... ve lo confido in un orecchio.... l'ho saputo poco fa. Sarà pubblicata fra un mese. Ci si dà ragione in tutto e per tutto.... Come se ce la fossimo

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: - Non ve la lasciate scappar di mano, mastro Giovanni! Così era andato a veder la merce nel magazzino della vecchia signora Campanazzo, non a torto

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andare questa casa a catafascio! Già, non è il Fascio l'abitazione vostra? Mattina e sera là. Credete che ve ne saranno grati? Alle elezioni vi aspetto

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affittare. Niente! Alla fine uno gli aveva suggerito: - Perchè non comprate i casalini del palazzo Collotta? - Il barone non li vuol vendere. - Chi ve

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, quantunque vedesse di giorno in giorno diminuire i biglietti di Banca. non ostante che ogni settimana ve ne aggiungesse parecchi! Andavano via come

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pane, morto di fame!... Lisa si faceva di mille colori, udendolo parlare così. - Che cosa ve ne importa? - esclamò stizzita. - Ognuno deve badare ai

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luogo di salvezza.... Qui, giacchè volete saperlo. - Lasciatemela vedere, ve ne scongiuro! - Qui non ve la tocca nessuno..... Il sant'uomo vorrebbe

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? Avvocati? Farina dello stesso sacco. Ma Rosa non si perdette d'animo; scattò: - Figlio vostro? Chi Io dice? Ve ne siete mai ricordato in tredici anni? Siete

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troppo tardi; per stornare il male si arriva sempre troppo tardi! E perciò egli domandava dolorosamente: - Ve l'ha confessato lei? Che cosa vi ha

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sì per forza? L'ha sbagliata, per quanto è vero Dio! - Tanto, o prima o dopo, oggi o tra cento anni - ve l'auguro! - la roba sarà di vostra figlia, non

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quella disgraziata dovrà perdersi? Siamo tutti in obbligo di coscienza di toglierla dal peccato. Io più di tutti! - Ve l'ha detto padre Francesco

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fa niente dunque? - Chi ve l'ha detto? Anzi.... - Voscenza non mi ha più mandato a chiamare. Intanto un uccellino mi ha sussurrato in un orecchio

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I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
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, ve ne sono già e possono facilmente costituirsi in parecchie regioni dell'alta Italia, nei collegi prevalentemente rurali nell'Emilia, in Lombardia

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
  • Politica
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Libros eatretiens, do ve accanto a cattolici come 1'abbé Klein discutevano uomini di governo, protestanti, liberi pensatori e socialisti (noteremo solo i

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 9 occorrenze

Formica era sempre di buon umore. - Che ve ne fate dei quattrini, comare Formica? - Quando saranno parecchi, me ne farò una frittata. - O che si mangiano

a prendere il quotidiano mazzo di fiori. - Prima di mettersi a cantare mi manda sempre via. - E di questi fiori che ve ne fate? - Non deve

... Sentite? Ho una figlia che canta meglio d'una Cingallegra; se la volete pigliatevela. - Non compro gatta in sacco. - Ve la faccio vedere. Ohe

creature di Dio e per malvagità, non per altro. Ne sarete gastigata. In che modo io non so dirvelo. Ve lo dirà la Fata Cicogna. - E dove si trova la Fata

sopracciglia. - Oh! ... Che ve ne fate di quella pianta? - Non sappiamo neppure che pianta sia. - Si chiama Mandragora. Se voleste disfarvi della radice, ve la

cosi. - Carbonella, vuoi fare il chiasso con noi? - Ve la do io la Carbonella! Li rincorreva, e quando li aveva raggiunti, con una stropicciatina delle

presentarono lassù due cacciatori. - Compare, c'è selvaggina da queste parti? - Non ne ho mai vista, compari. - Quanti bei fiori! Che ve ne fate? - I legumi per

assaliva: - Vedete? Ve la fanno sotto gli occhi e non vi accorgete di niente. Se dura così, nessuno più comprerà lupini ... e noi camperemo di vento! La

inteso parlare. - Sono l'omino di tre spanne. - E puoi, a volontà, trasformarti in gigante? - Che ve n'importa, se fosse così? - Puoi arricchirti e

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 20 occorrenze

i colori della vecchia Spagna! È il nipote del Corsaro Nero e del Corsaro Verde che ve l'ordina! Salutate i valorosi! Mentre la fregata indietreggiava

mio bracco, - disse il bucaniere, il quale si era messo a cavalcioni d'un grosso ramo, accanto al conte. - Che ci scoprano? - chiese questi. - Non ve lo

. - Voi non mi avevate detto ciò ieri sera. Non vi avrei risposto evasivamente. - Dunque, è vero che la fanciulla è qui? - Non ve lo nego piú

da qualche latrato, si udivano distintamente, a non molta distanza, i passi pesanti d'una ronda. - Ve lo avevo detto io che ci davano la caccia

vendere, ve lo dico io. Gli avventurieri si erano radunati in un angolo della sala, urlando sempre: - Fuori! ... Fuori! ... - Chi fuori? - urlò il guascone

spagnuoli? - Sí, signor conte. - Come ha fatto la tua padrona a sbarazzarsene? - Ve lo dirà la signora marchesa, la quale vi aspetta a prendere la

gentiluomini italiani? La marchesa guardò il conte con una certa ansietà, poi disse: - Sí, mi ha parlato spesso di quei due corsari, ma ve n'era anche un altro

ve l'ho detto? Noi vogliamo, questa sera, far saltare almeno un pezzo della fortezza. - Voi siete pazzi! ... - Niente affatto, signor Raveneau - disse

voce alta. Non possono essere scappati cosí presto. I miei aiutanti sorvegliavano tutte le vie perché non si eclissassero. Sono filibustieri: ve lo dico

. Non lavoro mai per meno. I tempi sono pessimi e si guadagna poco anche ad ammazzare delle persone" rispose El Valiente. - Ve ne offro invece mille

potrebbero arrestarci. - Ve ne sono molte fuori della città? - Eh, un bel numero. - Andiamo a visitare i boschi. Il guascone gettò via la lanterna, la cui

.. terreno. - Avete dello spirito, conte. - Qualche volta. - Giocate? - chiese il capitano. - Ve l'ho già detto: quello che desiderate. - Una pelle viva

vengono da Panama; ve lo dice un vecchio uomo di mare che conosce i venti meglio che Eolo in persona. - I capitani delle fregate, che voi sappiate, hanno

sia fornita d'una vela, e ve ne sarò riconoscente, Panchita. Si tratta di salvare il conte. - Aspettate la mia risposta - rispose l'ostessa. Il

. - Ve l'ordino! ... Siamo presi! Il guascone fece fare al suo cavallo un volteggio fulmineo e quantunque il suo cuore sanguinasse pel dispiacere di

per ringraziarvi di quanto avete fatto per noi? - Ve lo prometto. - A S. Pedro? - Sí, conte. - Addio, signora: noi fuggiamo. Il conte si levò il

una sessantina di cacichi pagani. - Un terribile guerriero, ve lo dico io, - disse il fiammingo, il quale tratteneva a stento le risa. - Misericordia

indiani, non sono troppo temibili. - Ve ne abbiamo dato un esempio, - disse il guascone. Moltissimi conigli, dal pelame rossiccio chiaro e la coda

il tempo di mandarvi a bordo le mille e cento piastre che mi avete vinto. - Non ve ne date pensiero; ditemi invece che cosa possiamo fare per voi

scorta! Ehi, camerata, il conte d'Alcalà vi prega di far udire la vostra voce armoniosa. Ve l'avevo già detto, se non m'inganno, che mi avreste