Edrisi chiamava Palermo "il massimo e splendido soggiorno, la più vasta ed eccelsa metropoli del mondo" ed era veramente la più importante città
stesso momento: il lunch si chiamava una volta il rinfresco, ma oramai tutto ha cambiato e non si sarebbe più compresi se si parlasse la lingua dei nonni
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delle cose, da quel filosofo italiano che chiamava il tempo il suo podere, a Sir Carlo Napier che non volle far aspettare la fanciullina a cui aveva
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, le filigrane genovesi, i ricami dei monasteri nei fazzoletti di una battista che si chiamava pelle d'ovo, e le oreficerie di Benvenuto o di Ascanio
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stessero per portargli via anche la casa, il palazzo com'egli la chiamava. Stecchito, coi baffi e i pochi capelli dietro il cranio malamente ritinti
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sant'uomo del padrone - lo chiamava così parlandone con gli altri - si permetteva di sgridarlo ogni volta che gli vedeva commettere qualcuno di quegli
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lui? Suo marito, il cavaliere, come ella Io chiamava parlando con certe persone, era galantuomo provato e aveva le mani nette. Non si poteva dire
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professore di filosofia teoretica nel buco, com'egli filosoficamente lo chiamava, dove la signora Garacci lo aveva relegato, in fondo a un corridoio buio
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Vittorio Emanuele, ma Garibaldi, anzi San Garibaldi come egli lo chiamava, scoprendosi il capo quando gli capitava di nominarlo. E andava a lavorare in
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resisteva alla guerra sorda della mamma che la minacciava di accusarla al notaio, com'ella chiamava abitualmente suo marito. - Accusatemi! - Ti spaccherà la
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. - È stato un tradimento, signor pretore! Quel che don Franco chiamava tradimento era avvenuto la sera della processione del giovedi santo, mentre
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Un anno d'inferno! In quella casa più non si mangiava nè si dormiva in pace, da che la signorina Maligna (don Franco ora non chiamava altrimenti la
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trespoli di ferro.... Come provvedere? Dobbiamo venderci l'anima? Nessuno vuol comprarla. - Non vi disperate!... Donna Ortensia! - chiamava don
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, finalmente, portava in seno Primpella - già la chiamava così - non stiè più nei panni dalla gioia. - Mamma, lasciami ascoltare! Poggiava un orecchio sul seno
disinganno. - Questa è una infamità di mia sorella Cingallegra! - Non era il Reuccio? - No babbo: si chiamava Reuccio! Che vergogna! Che vergogna! Bisogna
sparita. - Come ti chiami? - Non lo so; mi dicono Carbonella: anche mia madre mi chiamava così. É morta; non ho più nessuno al mondo. - E perché vai
chiamava dalla cima di un albero, dalla grondaia di un tetto: - Mamma! Babbo! - E spesso portava con sé uno stormo di altri uccellini, passerotti
La fregata, che per quel momento si chiamava ancora la Nuova Castiglia per non destare sospetti nei porti spagnuoli, mentre invece, sotto il pezzo di
tamburo che chiamava gli uomini a cena nel frapponte, poi piú nulla. - Signor conte, - disse il guascone, quando l'ultimo sprazzo di luce scomparve
, che poi scomparve con la figlia del duca Wan Guld. - Quello si chiamava il Corsaro Nero - disse il conte - e non fu impiccato come i suoi fratelli
nelle fasce di lana rossa che cingevano i loro fianchi. Erano due robustissimi uomini di età molto differente. Mentre colui che si chiamava Mendoza
terribile degli spagnuoli, per andare ad assalire Granata. - Come si chiamava quel grande cacico? - Hara. - Aveva delle figlie, non è vero? - Sí, signor