Padre Francesco da Montemaggiore, vedendolo entrare nella cella, pallido, con gli occhi stralunati, barcollante, balzò dalla seggiola dietro il
Pagina 85
in un'umida cella, la poverina piangeva la sua mala sorte; se non che, verso mezzanotte, sentiva una voce dolcissima: - Non disperarti! Sii buona; ti
cattivo cacio. I guardiani però sentivano venir fuori tali odori di squisite pietanze da far venire l'acquolina in bocca; entravano nella cella dei