napoletano: - Ma, caro barone, a Corte v'avarria da dà ragione pe levasse na mala pimmicia da cuollo! E il giorno dopo, nella sala di udienza, il barone
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, in fondo, alla seconda sala, sur una predella, seduto a un tavolino, il cavaliere spiegava ai socii lo scopo di quel santissimo fascio che
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stizza), era un furbo di tre cotte, alla prima seduta del Consigllo, appena ii cavaliere entrò nella sala, gli andò incontro, gli strinse la mano, si
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salotto, qua la camera matrimoniale, là la sala da pranzo; e ad oriente, dalla parte dello stradone, la fila delle stanze da dormire per le ragazze, una
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della sala da pranzo, aveva guardato il babbo ed era scappata via. Egli chiamò, per sapere che diamine era accaduto; nessuno rispose, nessuno accorse
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: - Va bene, caro don Franco! E appena egli usciva dalla sala, Don Franco perdeva la testa peggio di prima. Gli pareva che Zitu dovesse approfittare
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tavola, e si udiva l'acciottoìo dei piatti e il rimescolìo delle posate nella sala da pranzo, donna Mita si alzava da sedere, fingeva di cercare attorno
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cugino che usciva raggiante di contentezza dalla sala di udienza, dopo averlo salutato sorridendo gli disse: - A rivederci davanti a la Gran Corte! Ride
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