miei occhi, egli mi venne incontro, sorridendo bonariamente. - Caro mio.... La signora Garacci ha voluto così, e la signorina sua figlia pure. Appena
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non mi riconosce più, ma io riconosco bene le persone che mi hanno soccorso nelle strettezze e in tristi momenti, voscenza devo scusare i miei compagni
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giù in fretta quasi per difendere una persona che gli apparteneva strettamente. - Signori miei!... Signori miei!... - balbettò. - A cavallo, su, a
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