tutti in miseria. - Io, signor canonico, voi lo sapete bene, ci sono stato tirato pei capelli. Ero tranquillo, nel mio possesso; e lui è venuto a dirmi
verismo
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sùbito ripreso ad andare in su e in giù, affrettando il passo per compensare il po' di tempo perduto. Una sera, dunque, non mi ero limitato a seguirlo
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nascondiglio. Ero mezzo svenuto, anche dalla fame.... E voscenza mi servì a tavola come un signore, senza domandarmi chi ero.... Non mangiavo da due
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