segreti, signore. - Io non mi fiderò che di voi solo, - rispose il Consigliere, con voce ferma. - Vi darò una guida, un uomo dabbene e saldo di pugno, il
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là, amico! Io non ho l'abitudine di raccontare i miei segreti al primo che incontro. - E poi? Volete qualche altra cosa? - Sí, la chiave della porta
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brutta negra. - Tacete, don Ercole, - rispose serio serio il guascone. - Voi non avete mai conosciuti i miei segreti. - E le guardie? - chiese il conte
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possiate ritenermi una donna incapace di tradire uno dei vostri segreti e di perdervi. - Oh, marchesa! - protestò il signor di Ventimiglia. - Forse
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specie di maggiordomo che conosce quasi sempre i segreti del padrone. La faccenda sarebbe piú facile, mi pare. - Lascio a voi intera libertà d'agire
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Accademia della crusca
