il lino, perchè messer Carlo Guicciardini, consorte onorando, e Filippo degli Strozzi fuoruscito, non avesser pena di quattrini e di calzature. E
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di queste regole, che ancora fino al 1848, nelle feste dell'Università torinese, usava, passando davanti al ritratto di S. M. Re Carlo Alberto, di
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delle cose, da quel filosofo italiano che chiamava il tempo il suo podere, a Sir Carlo Napier che non volle far aspettare la fanciullina a cui aveva
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facile fra queste due; ciascuno ama la parte del vincitore più che quella del vinto, siano pure due forti uomini come Carlo V e Francesco I. Colui che
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Accademia della crusca
