— Ed allora come si spiega che il Senato ha potuto dichiarare che l’opera sua a questo riguardo era compiuta?
temperamento calmo, ma risoluto, ed alla Camera ed al Senato non rivelò nessuna ambizione. Si può essere certi che egli non ha brigato per essere ministro
Montecitorio che il nuovo ministro è un senatore. Orbene, con tutto il rispetto che porto al Senato, credo che sarebbe stato migliore avviso l’aver scelto un
mai prima di oggi manifestato o lasciato comprendere il desiderio di tornare al comando del corpo di armata. Il giorno in cui in pieno senato fu
ministro Viganò, nelle sue dichiarazioni al Senato, conferma questa verità; egli ha detto che con la legge sull'organico del Corpo sanitario intendeva
Essa è la riproduzione sostanziale di quella presentata al Senato dall'onorevole Giolitti nella tornata del 21 novembre 1904, con aggiunte e
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Pellecchi. Onorevoli colleghi, il disegno di legge di cui oggi intraprendiamo l'esame, e che ebbe nel Senato l'onore di una discussione elevata, e
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febbraio del 1889, durante la discussione del disegno di legge che era stato già approvato dal Senato e nel quale non figuravano punto le disposizioni dei
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Gli atti del Senato ribadiscono lo stesso concetto; e da essi come da quelli della Camera si può arguire che i rapporti tra la quarta sezione e
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nella relazione con cui l'attuale progetto venne presentato al Senato il 27 novembre scorso: «Il sistema sanzionato dalla legge organica del Consiglio di
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Non propongo emendamenti, perchè si impone la necessità di approvare questo disegno di legge, come è uscito dalle deliberazioni del Senato, per non
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Il disegno di legge che stiamo esaminando è stato ampiamente discusso in Senato, ed alla discussione presero parte autorevoli personalità, le più
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Dall'altro lato, si è tante volte, alla Camera ed in Senato, gridato intorno alla necessità, alla urgenza di una riforma, che renda più celere il
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, la quinta dei ricorsi di merito. Evidentemente, la distinzione è artificiale. La combatterono in Senato i più valorosi competenti in questa materia
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L'onorevole Giolitti, al Senato, parlando su questo disegno di legge, in risposta all'onorevole Arcoleo, disse testualmente così: «L'onorevole
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L'onorevole Giolitti, alle censure fatte in Senato, alla distinzione di giurisdizione fra le due sezioni, rispose molto lucidamente, ed io debbo
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Una seconda ragione enunciò in Senato il presidente del Consiglio, ed anche questa ha la sua importanza ed è degna di considerazione. Io la riferisco
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Le cifre che il senatore Quarta lesse dapprima in un discorso inaugurale alla Cassazione e poi ripetette in Senato, dimostrano chiaramente come le
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In Senato si disse: perchè non aboliamo il ricorso al Re? E veramente, a rigor di logica e secondo l'avviso di tutti gli studiosi di diritto pubblico
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Confesso che se fosse possibile di modificare il disegno di legge, senza il pericolo di grande ritardo, mandandolo al Senato, pregherei la
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In Senato si fece la stessa domanda: ma perchè il cambiamento? E si rispose che le Sezioni Unite della Cassazione hanno detto che l'eccesso di potere
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seguita con molto interesse la elevata discussione che venne fatta in Senato su di ciò, e non sono riuscito a comprendere le ragioni di questo cambiamento
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Governo. Di ciò si parlò anche in Senato, ed il presidente del Consiglio disse parole molto rassicuranti in questo senso, e perciò il mio ordine del
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Grippo. Ne sono lieto, perchè così si eviteranno molte questioni; ma non dice così la sua relazione al Senato, che voleva escluso l'eccesso di potere.
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coll'onorevole presidente del Consiglio che non con lui, perchè ho letto attentamente la discussione avvenuta in Senato.
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accennata in Senato. Da un lato avete il rimedio della responsabilità politica del ministro^ che può esser chiamato dinanzi al Parlamento a dar conto della
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A voi è noto, che discutendosi il presente disegno di legge nel Senato, da insigni e dottissimi giuristi, fu deplorato il difetto della legge per non
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, nè la Camera voterebbe, emendamento alcuno al testo della legge, già approvata dal Senato.
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Quando in Senato all'onorevole presidente del Consiglio furono ricordati gli accennati fatti, egli osservò che coscienziosamente non aveva alcun
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Riordinamento degli Istituti perla giustizia amministrativa (Approvato dal Senato) (Urgenza) (633)
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giudiziario in data 6 dicembre 1865, n. 3626 (Approvato dal Senato) (639)
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Accademia della crusca
