? - chiese Tremal-Naik a Yanez che aveva puntato nuovamente il binocolo. - No: vedo un uomo che esce dalla tettoia abitata dal pellegrino con una
scorgere a breve distanza dall'imbarcadero gli avanzi di parecchie capanne distrutte dal fuoco e una vasta tettoia semi-scoperchiata, coi pilastri
deposito di carbone, situato all'estremità della baia, sotto una vasta tettoia. Ve n'erano perlomeno seicento tonnellate, provvista ragguardevole, ma
intorno alla tettoia del pellegrino, Tigrotti, malesi e giavanesi si erano affrettati ad occupare gli angoli della cinta da dove potevano spazzare colle
ai tuoni del cielo. - Non arrestatevi! - gridavano senza posa Yanez, Tremal-Naik e Sambigliong, che si trovavano sotto la tettoia che riparava la