L'acqua già da cinque ore continuava a montare nella baia e a poco a poco aveva coperto interamente il banco, su cui la Marianna si era incagliata
! - esclamò il portoghese. - Sono i cannoni da caccia della Marianna che tirano. I dayaki hanno assalito i miei uomini. - Sì, - confermò l'indiano
Marianna va di traverso. Devo far gettare un ancorotto? Il portoghese si volse guardando il veliero, il quale, non potendo avanzare, non obbediva più
foce del Sedang con un vantaggio di almeno ventiquattro ore, per proteggere la Marianna e possibilmente abboccarsi coi capi dayaki. Essi erano certi
La Marianna aveva superata la zona incendiata e navigava in quel momento fra due rive verdeggianti, dove i durion, gli alberi della canfora, i gluga
Marianna, a gridare: - In coperta, capitano! - Giungi in buon punto, malese mio, - rispose Yanez. - Ho appena terminato ora il mio colloquio con
hai dato un colpo falso di barra per arrestare la Marianna. - A quale scopo, signore? - Che ne so io? Potrebbe darsi che tu fossi d'accordo con quei
caccia postati sulla tolda della Marianna e le grosse spingarde dei prahos. Si componeva di otto velieri, muniti di vele immense e montati da equipaggi
-Datu, quel vasto promontorio che chiude verso ponente il golfo, o meglio, il mare di Sarawak. La Marianna v'era di già, nascosta entro una piccola rada
mezz'ora? - chiese Yanez. - Anche un'ora, capitano. Lassù, - disse il valoroso mastro della Marianna, indicando un'alta roccia che si rizzava proprio in
depositi di carbone di Sarawak e rimontare fino al capo Tanjong-Datu, per incontrare la Marianna, poi gettarci sulle linee di navigazione, dopo esserci
Marianna e dopo d'aver forzata la foce del fiume. Più tardi ti narrerò i particolari di quella lotta. - Dove l'hai lasciata? - All'imbarcadero. - È
con un simile rinforzo! - disse Sambigliong. - Abbiamo perduto la Marianna e torniamo con una nave che ne vale venti. - Che darà del filo da torcere a
furibondi e probabilmente lo erano per non aver potuto raggiungere e decapitare gli ultimi difensori della Marianna, che più riposati e fors'anche più lesti
divorava miglia su miglia, due giorni dopo avvistava già il capo Tanjong-Datu, passando dinanzi alla medesima rada dove erasi rifugiata la Marianna. Nulla
, - aggiunse Yanez. - Avete dato un appuntamento alla Marianna? - chiese l'indiano. - Ci aspetta al capo Tanjong-Datu con carico di carbone, di munizioni
bisogno di rifornirsi di carbone s'imponeva e, privi come erano di porti amici, senza più l'aiuto della Marianna, non avevano altra speranza che di
più, - rispose Yanez. - La Marianna, con equipaggio rinforzato, diverrebbe imprendibile. Avrà molti difensori Tremal-Naik? - Suppongo che abbia potuto
mastro della Marianna. - Me ne occuperò io. Pochi minuti dopo giungevano sulla spiaggia del mare, là dove la scialuppa si trovava arenata. A tre o
crociera e di muovere senza indugio su Sarawak, a cercare la Marianna che doveva attenderli alla foce del Sedang. Forse i dayaki, i loro antichi alleati
questi giorni un praho di Sandokan lasciando affogare l'intero equipaggio. Mandata la Marianna a dargli la caccia e chiedere al comandante spiegazioni e