felicità domestica". Era impallidito parlando e gli tremava la voce. "Chiedo perdono dell'imprudenza" risposi. "E, per meglio rassicurarla, le dico che
partire subito? - Sarebbe imprudenza. Aspettiamo la notte; passeremo più facilmente e forse senza essere veduti. - Quanti uomini prenderemo? - Non più
a Tremal-Naik. - Le carboniere sono quasi vuote e sarebbe una grave imprudenza lasciarci cogliere da un altro uragano coi fuochi semispenti. L'isola
assedianti. - Eccoci in un bell'impiccio, - mormorava Yanez. - Sarebbe un'imprudenza avventarsi alla cieca contro forze che potrebbero essere venti volte
offerto di guidarci, non mi pare chiaro. - Che abbia commesso una imprudenza ad affidargli il timone? - si chiese Yanez, che era diventato pensieroso