feudale, la quale possiede potere e proprietà insieme, in virtù di una investitura di autorità del sovrano; e più tardi nel rinascimento colla nobiltà
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sotto forma di privilegi speciali nei tre stati dell'«ancien régime», nei «lords» inglesi, nella nobiltà feudale germanica, austriaca, russa, fino ai dì
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cristiano di giustizia e carità da parte delle superiorità sociali in pro dei ceti inferiori, col patronato del signore feudale, colle affrancazioni dei
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città sorgono dai quaranta castra già presidi del dominio latino; e nell'Europa feudale è all'ombra del castello che spunta il borgo (distinto dalla
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ricercarvi affrancazione dal dominio feudale (donde i nomi di Villafranca, Castelfranco, Francavilla), dal secolo XII al XV; — infine la simultanea
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), per merito di Gregorio VII, dispogliò il clero di questo carattere politico-feudale, che assorbiva quello superiore religioso, nell'atto stesso che
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gerarchica, autonoma e duratura (ereditaria). — Il signore feudale per il suo giuramento di fedeltà (vassallaggio) investito dal principe di poteri
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raffigura nella storia il massimo sistema di diritto di una classe politica (diritto feudale).
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lunga età che s'intitola feudale.
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4. L'aristocrazia feudale, come classe politica, nell'età moderna dai principi assoluti fu tramutata in nobiltà di corte, precipitandone la decadenza
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istituti storico-giuridici (p. e. il diritto bellico o il regime feudale), sotto varie forme attenuate persistettero secolarmente nella cristianità
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