ricordava le parole testuali. - Ah, signor dottore! - gli aveva detto. - Non mi lusinghi di vane speranze: io sento bene che questa mia spossatezza è
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dei laboratori entomologici di Firenze e di Portici, professori Berlese e Silvestri, il dottore De Cillis inventore del trattamento dachicida di cui
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? Bisogna dar retta ai giornali?» «Siete come i contadini anche voi?» aveva risposto il dottore. «Illuminatemi, spiegatemi tutto. Sono venuto appunto per
dovrebbe dirle mai davanti a noi! - Perdoni, - rispose il dottore. - La verità va detta dovunque, davanti a chiunque, specialmente quando è richiesta
- Che ne dice, dottore? - domandò la baronessa Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli. - I giovani di oggi fanno da vecchi anche
, apparentemente, sí; ma in certi casi ... - Eh, via! Ora si burla di noi, dottore - fece la baronessa Lanari. - Parlo sul serio ... Ma, per tornare al discorso
Venini, che si compiaceva di punzecchiare il dottore, quasi per incitarlo. - Materialista e spiritualista, secondo le occasioni, per modo di dire
quand'anche lo avrà risolto? - rispose il dottore. - Avrà vinto una bella scommessa contro le forze della natura; avrà inventato un magnifico
? - Voi, cosí savio, cosí impassibile? - lo interruppe l'abate Venini. - Se non savio e impassibile - riprese il dottore sorridendo - certamente molto
confessarle ora che, dopo una sciagurata malattia ... ? A quell'età si è imprudenti, non si bada a pericoli «Ma, dottore, è possibile? Non s'inganna
interruppe il dottore. - L'ho letto anch'io che non soglio leggere romanzi, ed è stata una gran delusione. Mi aspettavo di trovarvi ben altro. L'uomo
cotesti tegoli, fortunatamente sempre tra capo e collo; ma sappiatelo, fanno male lo stesso, e bisogna ricorrere da un dottore per farsi curare la
pretesto di un fiero dolor di capo. Buttata vestita sul letto, tiene chiusi gli scuri dell'imposta del balcone e rifiuta di ricevere il dottore. Io non
esaurita, e che la cura consigliatami da un dottore consultato all'insaputa di Delia avesse realmente contribuito a fortificarne l'organismo. Era un po
armato e sono armati anche il cocchiere e Saverio. Non voglio lasciarmi uccidere come un cane o sequestrare. Vi accompagno, - disse il dottore, - e
. aveva potuto tornare a Castelvetrano. Capitato in farmacia vi trovò il Sarno tutto gongolante. Caro dottore, - gli disse questi, - il vostro candidato è
salvi, dottore, - diceva ogni tanto. La salveremo, - rispondeva don Calogero, serio e turbato. Egli le aveva fatto iniezioni di chinino, convinto si
offensive per l'Orlando. Allora il farmacista Sarno, che era fra quelli che gridavano di più, apostrofò il dottore: Se avete coraggio, uscite! Era una sfida e
vivere accanto a Velleda senza scoprire mai i propri sentimenti. Il dottore era un nipote di don Achille Moltedo, un giovane politicante, che non
e Roberto era entrato dietro al dottore e ne era uscito subito commosso. La stanza semplice era piena di lei, del profumo sottile che emanava dalla