Alessandria, già descritto da Teofrasto, come scoperto da un re d’Egitto ed esclusivamente fabbricato in Alessandria.
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pallido dovuto a carbonato di rame unito a creta, ed il terzo simile al verde rame, combinazione di rame con la fritta azzurra d’Alessandria. Portato
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delle indicazioni di Chaptal e Davy sull’azzurro noto come fritta d’Alessandria e di quelle del Mérimée sulla collezione Passalacqua, che mostrano i
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posate molte opere illustrate. Apertane una sull'Egitto, egli prese a descriverle Alessandria, il Cairo, le moschee, e Maria non si mosse più dal suo