la maggiore aderenza possibile dell’abbozzo sull’imprimitura, base della compagine dei colori.
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favorevoli di aderenza prima rilevate, e che in ogni modo il criterio della natura e proporzione di questi rimedi sarà per influire sulla saldezza dell’abbozzo
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L’abbozzo non si potrebbe intendere con miglior criterio pratico di quello suggerito dal Vibert: «Abbozzare coi colori ad olio come sono macinati
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La ripresa del lavoro riapre il problema dell’aderenza dei nuovi colori sull’abbozzo, il quale, comunque condotto, viene a presentare una condizione
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La tela ricoperta dall’abbozzo non si presenta dunque più che ridotta come una tela preparata ad olio, avendo perduto gran parte della sua
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Quando tutti i colori dell’abbozzo sono secchi, tolta per quanto è possibile, ogni grossezza soverchia, e spolverata con cura tutta la superfice da
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gesso, non sarà più garantita da quella specie di uncinatura o ramificazione minuta che si è veduto avvenire per capillarità ad assicurare l’abbozzo; e
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Gli antichi si valevano di una spalmatura di olio di oliva, togliendo il soverchio con una pezzuola di lino o cotone, oppure passando prima l’abbozzo
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Si noti ancora che l’abbozzo, per quanto ne descrive il Cennini, facevasi sempre direttamente sulla imprimitura delle tavole, il cui strato
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faticosa, preparazione al dipinto. Nella scuola veneta l’uso dell’abbozzo a tempera si protrasse sino a Paolo Veronese ed al Tintoretto, senza però
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una piuma, scorrevole, insinuantesi nel modellato difficile di un volto e nelle più varie accidentalità del piano scabroso dell’abbozzo.
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impaziente dell’abbozzo il cui eccesso richiamando luce sulle sporgenze e conseguenti proiezioni d’ombre estranee allo scopo del pittore esigeranno di essere
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La quantità grande di dipinti che mostrano scoperto l’abbozzo e segnata sui colori la trama della tela, tanta fu l’insistenza delle lavature o degli
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contro le disposizioni lesive ai sentimenti nazionali contenute nel presente abbozzo di legge. Delibera che vista l’impossibilità per il momento di
io la vedevo respirare sul divano. «Ne farai un bel quadro?» gli domandai. «No; lascerò l'abbozzo qual è, lo guasterei». Infatti, messo in ricca