Giaccio fra l'erbe sulla schiena del monte, e beve il sole il mio corpo che il vento m'accarezza e sfiorano il mio capo i fiori e l'erbe ch'agita il
poesia
legna che non arde e par che pianga di desiderio, ma dal profondo della sua poltrona socchiusi gli occhi, il biondo capo chino stese le mani al fuoco
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