; si mutano le lingue nella sostanza e nella struttura: è effetto d'una legge naturale. Ma con la trasformazione naturale e inevitabile della lingua, non
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vocabolario sul tavolino da notte, Gabriele d'Annunzio, che legge persino dei vocabolari tecnici, dalla prima all'ultima parola. Rispondo in secondo
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, che ode a frullo e legge a vànvera, com'egli infatti udiva e leggeva. Usava sgattaiolare per imitar la voce del gatto, sobbillare per fare il
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loro figliuoli. Diceva che "veniva su una generazione toscana senza freno nè legge, la quale preparava al suo paese un triste avvenire - perché nel suo
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, che ristabilisca nella vostra famiglia, filologicamente anarchica, l'impero della legge. I ragazzi, sulle prime, s' impazientiranno, tenteranno di
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