e di carezze! Era da poco arrivata alla scuola. Non conosceva nessuna delle compagne. Ma quando la maestra disse che Ersilia era sola, senza genitori
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parmigiano, giallo giallo. Ma non disse nulla ai suoi bambini, Tonino ed Alfredo. Quando questi tornarono dalla scuola mangiarono d'appetito la merenda
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divertiva mezzo mondo credendo che tutti l'ascottassero. - Ih... aaa... Ih... aaa! - Anche per la strada, quando passava vicino alla gente, faceva sùbito
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Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era
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Lucio ha un grave difetto: quando deve andare a scuola manca sempre qualcosa nella sua cartella. Ieri mattina era tardi, e Lucio incominciò a correre
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rincorrerli ridendo. Lucio intanto, tenendo stretta per mano la Maria, si avviava verso casa. Camminavano composti, da ragazzi ben educati, quando in mezzo
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suoi compagni. Quando lo vedevano gli gridavano attorno per canzonarlo: - Paura, paura! - Quanti fanciulli vi sono come Gennarino; fanciulli sciocchi
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lei. - La Luisa infatti dava spintoni a tutte le compagne. Quando si moveva dal banco faceva sempre un gran chiasso e interrompeva tutti quelli che
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si aspettava. Era quasi finito il pranzo, quando Tonino volle correre in cucina per vedere se il pasticciere aveva portato un certo dolce di cui aveva
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letto della povera ammalata e la curò come una donnina. Non fu contenta che quando la vide guarita.
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