scelta e qualche foglia d'alloro. Dopo 2-3 ore di lenta bollitura, leverete il sugo per digrassarlo e ve ne servirete per pasticci ed anche? per
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ve n'è che impiegano ancora di più. Dipende dal composto.
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, cercherete di procurarvele bell'e pulite dal macellaio e in quella quantità ch'esige il numero dei commensali. Per 6 persone ve ne occorrerà da chilog. 1 a 1
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Trattandosi della trippa di vitello, la metterete nell'acqua fresca e ve la lascierete alcune ore, mutando due, tre volte l'acqua. Poi la laverete
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fritti dolci, lasciando da parte lo zucchero. Ve ne servirete per contorno dei ragoût di funghi in umido, ecc. ecc.
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dolci lasciando da parte lo zucchero. Ve ne servirete per guernizioni a contorni di umidi.
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15. „ Grostoli " alla trentina. — Intridete 2 tuorli e 1/8 di litro di latte tiepido con della farina. Ve ne occorreranno circa 250 gr. : ciò dipende
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vaniglia: ve ne occorrerà circa 3/4 di litro. Aggiungete al riso 80 gr. di burro e 2 cucchiai non colmi di zucchero, e quand'è bene passato e un po
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croste se ve ne fossero, aggiungete 100 gr. di mandorle dolci e 10 di mandorle amare, tutte mondate e pestate nel mortajo con poc'acqua, 90 gr. di
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: per kg. 1.200 di telline ve ne occorreranno 400 gr.). Tirato il risotto a cottura, mettetelo in una crosta di pasta frolla (vedi Sez. I. N.° 2 0 5).
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solite. Spolverizzatele di sale, pepe e prezzemolo trito. Dopo un'ora fate soffriggere del burro (ve ne occorrerà un pezzo grande) in una spaziosa
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Il fegato si può allestire in tegghia tirandolo a cottura nel brodo, ma ve ne servirete a preferenza per brodi e consommés.
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Cuore marinato. Mettete i cuori (per 6 persone ve ne occorreranno 3-4) in una marinata come quella del N.° 3 c, pag. 19. Dopo 24 ore levateli
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osservando che resti per ognuna una parte eguale di carne e anche di ripieno se ve l'aveste messo.
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dita nel vano, estrarrete prima di tutto il grasso, se ve n'è (quando si tratta d'un'oca questa operazione è molto importante) e lo metterete subito
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, estraendole finchè non ve ne rimane neppur una.
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(per non scottarvi vi servirete della paletta forata) s'involgono nella farina badando che ve ne resti intorno un solo velo. Questo è il sistema più
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di denti, una sola pinna dorsale e, invece di squamme, cinque file di lamine indurite. Le uova degli storioni (ve ne sono varie specie) forniscono il
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afferrandoli per la coda ve li immergete colla testa in giù. All'acqua in cui li farete sobbollire dai 15 ai 55 m. secondo la grandezza (quelli di
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5. L'atreplice (Atriplex hortensis). — L'atreplice è una delle piante che servono a sostituire in qualche modo gli spinaci. Ve ne sono parecchie
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Per cuocerle nella cenere calda ve le immergerete dopo averle involte in due pezzi di carta bagnata.
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saporiti. Ve n! ha di varie specie ma le più squisite sono la M. rotunda il cui cappello è giallo ocrato, e che non è molto conosciuta e diffusa ; subito
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Per dare alla crema il sapore di cioccolata ve ne aggiungerete due piccole tavolette sciolte nell'acqua mescolandole colle uova.
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3. „ Flummery " di riso. — Cuocete 120 gr. di riso nel latte molto adagio, perchè si gonfi bene e non si sciolga (ve ne occorrerà circa litri 1
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dosi ve ne daranno 4 circa), lasciateli fermentare sulla lamiera unta e infarinata finchè sono bene raddoppiati di volume e poi cuoceteli a forno
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Riducetela in forma di rotoli lunghi circa 40 cent, (questa dose ve ne darà 4), involgeteli come un cordone in modo che le punte si tocchino, fateli
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parte del composto; se il burro è scarso, o se non ve n'entra punto, conviene untarli bene con una carta prima di mettervi la farina. Nelle cucine moderne
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Oppure: Procuratevi 12 gr. di carbonato d'ammoniaca molto forte in polvere (se non fosse forte ve ne occorrerebbero 20 gr.). Passate tre volte
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abbondanza (per questa quantità ve ne occorrerà 120 gr.), disponeteli sulla lamiera e cuoceteli al forno con moderato calore finché hanno preso il
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ve li lasciano finchè sono confettati.
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un po' di acido salicilico in polvere o, se ve lo potete procurare,gr. 4, per ogni litro, di soluzione alcoolica al 10 % di acido salicilico
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, condensateli al fuoco, e distendete la pasta che ve ne risulta sopra piatti grandi tenendola all'altezza d'un solo scudo, fatela quindi asciugare al sole, o
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Oppure : Allestite i tartufi secondo la regola con burro e cacio, poi chiudeteli nei vasi da conserve Appert (ve ne sono di buonissimi anche di vetro
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Quando tutto il burro è esaurito (se ve ne fosse qualche pezzo meno appetitoso o pulito, lavatelo e servitevene per l’ uso più prossimo) e che i
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aggiungere alla testa dei pezzi di muscolo della spalla o d'altre parti del maiale. Separate la carne dall'osso, badando che non ve ne resti nemmeno un
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ammazzarla. - Non sono un ladro! Per quella moneta ve ne do dieci! Sentite. E raccontò la sua storia. I due vecchi ebbero pietà di lei. Infatti avevano
inutile ve lo dica; non me la potreste dare neppur voi. - Voglio saperlo. - Se ve lo dico, Maestà, vi verrà la voglia come a me. - Dimmelo. Chi la vuol
fiutare attorno: - Uh! Uh! Che odore di carne cristiana! Uh! Uh! - É la Fantasia che ve lo fa sentire. Siete stanco; desinate e andate subito a letto
arrivare a penetrarlo. - Che legno è questo, Mastro Acconcia-e-guasta! - Legno-ricotta. - Allora perché non ve lo mangiate? - La ricotta non mi piace. - Non
di un sotterraneo, dove non penetrava un fil di luce, ve la spinse dentro e messe tanto di catenaccio. - Ah, Maestà, che tradimento! Il Re tornò su
bocca gliel'ha fatta lui; se la Trottolina non parla, è colpa di chi non ha saputo farle bene la bocca. - Ah! Ve la mandate dall'uno all'altro? ... O
porta. - Prendetelo voi, bella figliuola. - Non ho braccia, signora mia. - Ve l'appunto sul busto; è un buon ago. Il vecchio disse: - Biscotto a chi non
perché debbono venire sciolti. Io vi seguo da sei mesi, ve l'ho detto quantunque lo sapeste già; ve ne accorgeste subito, la prima volta, all'angolo del
e che la nostra Terra rimane sempre eguale per estensione. - Oh! Ve ne sono ancora degli spazi inoccupati. - Meno di quello che credete, signor Rokoff
ci rivedremo mai più, signore? - chiese Rokoff con profonda amarezza. - Si ... un giorno ... ve lo prometto ... partite! ... Poi, senza attendere altro
colpito. - Chi aveva messo quella carta? - chiese Fedoro. - Lo ignoro, ma certo qualcuno dei miei servi. - Ve ne sono alcuni affiliati alla "Campana
l'insussistenza d'una tale mostruosa accusa. - Ve lo auguro; disgraziatamente vi sono ormai troppe prove contro di voi e abbiamo anche trovata l'arma che ha
mio paese. - Ve lo avevo detto - disse il comandante ridendo. - E questo liquore? L'avete assaggiato? - Delizioso! L'avete fatto voi? - Sì, e la
martirizzano i disgraziati prigionieri anche ora. Gli uomini erano così fatti allora: bricconi ve n'erano in quei tempi remoti e ve ne sono ancora
, ve lo assicuro e forse riusciremo ad abbattere anche dei black-bok. - Che animali sono? - Dei caproni neri, che hanno delle costolette eccellenti