certezza istantanea, soffocante, come se lo avesse già saputo anteriormente, dimenticandolo nel modo più inesplicabile, gli tolse il respiro: doveva
finestra taceva. Giannino si sentì prendere da un sudore freddo, l'altro non mosse la testa, poi chiuse gli occhi. Il suo respiro era affannoso
unte colla grascia, di petrolio, di polvere, di fiati mozzava il respiro; si parlava a gruppetti sogghignando, la maggior parte fumavano. E un altro
precipitati nel lago. - Ah! Respiro! ... - esclamò il cosacco. - Allora lo rivedremo tornare dopo cessato l'uragano. - Ma noi dove ci troviamo
fermarsi onde prendere un po' di respiro, quando il ragazzo, che aveva rinunciato a portare più lungi la sua lanterna, ormai ridotta in uno stato
semifracassato e quando cadeva, tre o quattro asini gli si precipitavano addosso mordendolo ferocemente, finché esalava l'ultimo respiro. Non ancora soddisfatti
esalare l'ultimo respiro. - Chi sono costoro? - chiese il capitano. - Dei moribondi? Il tartaro, che stava facendo girare lo spiedo, si volse, facendo un
due o tre volte su se stesso. Gli parve di sentirsi mancare il respiro, come una specie d'asfissia fulminante, poi provò un'atroce sensazione di freddo